Si fa una birra durante il furto: test del Dna inchioda il ladro dopo 4 anni

Si fa una birra durante il furto: test del Dna inchioda il ladro dopo 4 anni
PORDENONE - Il test del dna inchioda un ladro che, rispettivamente a distanza di quattro e sette anni dai colpi, dovrà rispondere davanti all'autorità...

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PORDENONE - Il test del dna inchioda un ladro che, rispettivamente a distanza di quattro e sette anni dai colpi, dovrà rispondere davanti all'autorità giudiziaria di Pordenone di due furti. I carabinieri della stazione di Polcenigo hanno denunciato un 59enne, disoccupato con precedenti di polizia specifici. Dai sopralluoghi dei militari e dall'esito delle relazioni tecniche redatte dal personale del reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri di Parma è emerso che le tracce biologiche, repertate durante il tentato furto aggravato di denaro contante e generi alimentari per un valore complessivo di circa 300 euro, messo a segno la notte del 30 ottobre 2015 in un negozio di Polcenigo, sono riconducibili al 59enne.


Il ladro, dopo aver fatto razzia nel negozio, è stato sorpreso dai proprietari e si è dato alla fuga cadendo da una recinzione, procurandosi lesioni ed abbandonando la refurtiva. Le tracce lasciate su lattine di birra consumate durante il furto, come emerso dalle indagini, hanno inchiodato il 59enne. Secondo i carabinieri a lui è attribuibile anche il furto aggravato di 540 euro, consumato la notte del 15 luglio 2012 in una pizzeria di Gorgazzo di Polcenigo: per introdursi nel locale l'uomo aveva mandato in frantumi una finestra in vetro, procurandosi delle ferite: alcune tracce di sangue vennero repertate durante il sopralluogo nei pressi del registratore di cassa svuotato del denaro. Dalla relazione del Ris di Parma emerge ora che il profilo genotipico estrapolato da quei residui ematici corrisponde al dna del 59enne.
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Il Gazzettino