Nell’ambito dei lavori per la realizzazione della terza corsia della A4 (Portogruaro-Alvisopoli), nell’area del nodo di Portogruaro, durante le verifiche di...
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La scoperta è avvenuta a marzo dello scorso anno durante la realizzazione di un bacino per la raccolta delle acque meteoriche, all’interno dello svincolo di Portogruaro, a ridosso della carreggiata in direzione Trieste. All’emergere delle prime palificate lignee, individuate dagli Archeologi incaricati del controllo ai lavori in corso, su indicazione della Soprintendenza le lavorazioni - nella sola area del rinvenimento - sono state sospese per consentire l’esecuzione di tre estesi sondaggi stratigrafici, che hanno riportato alla luce ampi tratti del manufatto, mettendone in evidenza le potenti caratteristiche tecnico-costruttive e dimensionali. Le indagini hanno verificato che la strutturazione, ampia più di 3 metri, si sviluppava con andamento Nord Est-Sud Ovest per oltre 60 metri, proseguendo oltre i limiti del bacino di lagunaggio in lavorazione e suggerendo l’andamento dell’antico corso d’acqua di cui seguiva la sponda. L’indagine archeologica ha previsto anche l’esecuzione di sei carotaggi meccanici, spinti fino alla profondità di 20 metri, per l’acquisizione di maggiori informazioni sul contesto antico. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino