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CORNUDA Una torcia umana, che correva e gridava aiuto, prima di cadere a terra privo di sensi mentre le fiamme gli bruciavano la pelle e i vestiti. È la scena agghiacciante che eri sera ha sconvolto i residenti di via Della Pace, a Cornuda. Un ragazzo di 21 anni è uscito in strada, si è cosparso di liquido infiammabile e poi si è dato fuoco. Un gesto volontario. E terribile. Il ragazzo è in condizioni gravissime. Ieri sera è stato prima ricoverato in codice rosso all’ospedale di Montebelluna e poi trasferito d’urgenza nel reparto Grandi ustionati di Padova. Le prossime ore saranno decisive. Il ragazzo soffre da tempo di problemi psichici: un disagio noto alle autorità sanitarie e alle forze dell’ordine, intervenute più volte nell’abitazione di via Della pace, dove il ragazzo vive con la mamma e il fratello. Il papà invece è morto qualche anno fa e da allora la situazione del ragazzo è peggiorata. Fino al drammatico epilogo di ieri sera.
GESTO PLATEALE
Il gesto plateale del 21enne è avvenuto poco dopo le 20, davanti casa, in un quartiere residenziale a pochi passi dalla palestra e dagli impianti sportivi. La madre era in casa ma non è riuscita a fermare il figlio. Il tentato suicidio ha sconvolto il quartiere: tra le prime ad accorgersi del dramma sono state due ragazze di passaggio. Alla centrale del Suem la richiesta di soccorso è arrivata alle 20.15 e subito si sono precipitate sul posto ambulanza e automedica, seguite a ruota da una squadra di vigili del fuoco e dalle pattuglie dei carabinieri. Non c’era un minuto da perdere. I pompieri hanno spento le fiamme, che hanno lasciato gravi ustioni sul corpo del ragazzo, trasportato d’urgenza a Montebelluna: è in condizioni critiche.
TRAGEDIA ANNUNCIATA
Gli accertamenti dei carabinieri sono durati fino a tarda sera, raccogliendo le testimonianze dei familiari e dei vicini. Una tragedia annunciata per chi abitava accanto alla famiglia. «Negli ultimi giorni il ragazzo aveva dato segnali preoccupanti. Ambulanza e carabinieri intervenivano spesso» raccontano i residenti. «È un fatto raccapricciante che doveva essere evitato - afferma il sindaco Claudio Sartor, giunto sul posto appena appresa la notizia e già al corrente della difficile situazione familiare e personale del ragazzo -.
Il Gazzettino