Tentato stupro di una 61enne, l'aggressore è un minorenne

Tentato stupro di una 61enne, l'aggressore è un minorenne
PAESE - I carabinieri di Paese lo hanno individuato in meno di 48 ore. È un minorenne straniero, regolare in Italia e figlio di una coppia conosciuta e ben integrata, il...

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PAESE - I carabinieri di Paese lo hanno individuato in meno di 48 ore. È un minorenne straniero, regolare in Italia e figlio di una coppia conosciuta e ben integrata, il presunto responsabile della tentata violenza sessuale ai danni della 61enne di Paese assalita mercoledì sera in via Cavour, a pochi passi dal centro. Il sospettato è stato identificato e denunciato dai militari dell'Arma nella giornata di ieri. Il giovane non è stato arrestato ma i carabinieri sanno benissimo dove si trova. Ora toccherà alla magistratura disporre un'eventuale misura restrittiva. Si chiude così l'incubo in cui era sprofondato l'intero comune dopo il tentato stupro subito dalla pensionata, pedinata per strada dal ragazzo che dopo averle tappato la bocca e averla spinta a terra, aveva tentato di sfilarle i pantaloni per consumare un rapporto sessuale. 


LE INDAGINIAd indirizzare le indagini sono state le testimonianze di quattro persone, compresa la vittima, e i fotogrammi delle telecamere di videosorveglianza comunali che hanno parzialmente ripreso il sospettato e il suo inconfondibile giubbotto giallo. Dell'aggressore era stato subito fornito un preciso identikit: giovane, alto circa un metro e settantacinque, dalla carnagione scura, con un berretto di lana chiaro in testa e un giaccone giallo e dei pantaloni da tuta blu addosso. A descriverne la fisionomia non solo la 61enne, ma pure il cliente del bar Fantin che l'aveva soccorsa per primo in via Cavour assieme a una residente della zona e un automobilista di passaggio che ha assistito alla violenza. I carabinieri hanno allargato le indagini cercando di individuare anche l'uomo che aveva inseguito il maniaco per strada dopo la fuga e raccogliendo le segnalazioni di altri cittadini, alcuni dei quali hanno diffuso le foto di un ragazzo col giubbotto giallo. 
I FOTOGRAMMIGli investigatori, raccolta la denuncia della sessantenne, ancora sotto choc, hanno passato al setaccio le telecamere pubbliche e private presenti in zona. E, grazie a un lavoro certosino, hanno individuato alcuni fotogrammi in cui compariva il giovane considerato responsabile della tentata violenza sessuale. Immagini scure, poco nitide, ma di certo utili per l'individuazione del sospettato e la ricostruzione dei suoi spostamenti prima e dopo l'agguato.
I CONTROLLIPartendo dall'identikit, gli investigatori hanno subito effettuato dei controlli nei centri di accoglienza di Paese e dei comuni limitrofi. Gli accertamenti sono quindi stati estesi su altri soggetti stranieri corrispondenti, per età e caratteristiche fisiche, alla descrizione fornita dalle diverse persone di cui sono state raccolte le testimonianze. 

IL PREFETTOA Paese, ieri pomeriggio, in molti si sono detti preoccupati: il timore che il maniaco potesse colpire ancora, che potesse aggredire altre donne, serpeggiava nell'aria. Fortunatamente i carabinieri sono riusciti ad individuarlo subito. «È di certo un fatto grave, che desta allarme - commentava poche ore prima dell'individuazione del presunto responsabile del tentato stupro il Prefetto di Treviso Maria Rosaria Laganà -. Questi tipi di reati, perpetrati contro le donne, sono gravissimi anche perchè vanno a incidere sulle abitudini quotidiane delle persone. C'è stato un episodio solo, isolato, e speriamo che rimanga tale. Ma di certo prima di trarre conclusioni bisogna attendere gli esiti delle indagini. Che si tratti di uno straniero e di un italiano cambia poco: è comunque un fatto odioso».

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Il Gazzettino