Il mistero delle Tegnùe, le barriere coralline di Venezia hanno 7000 anni

CHIOGGIA - Sulla costa adriatica non c'è solo la sabbia scaricata dal Po e dagli altri fiumi.  Al largo di Chioggia si trova, poco più di venti metri sotto...

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CHIOGGIA - Sulla costa adriatica non c'è solo la sabbia scaricata dal Po e dagli altri fiumi.  Al largo di Chioggia si trova, poco più di venti metri sotto il pelo dell'acqua, un ecosistema unico. In lingua veneta sono chiamate «Tegnùe» (perché "tengono" cioè trattengono le reti dei pescatori). sono delle vere scogliere sommerse composte da organismi incrostanti simili ai coralli che conferiscono a queste bio-costruzioni un aspetto simile alle barriere coralline oceaniche. Uno studio coordinato dall'Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Ismar-Cnr) ha indagato l'origine di questi habitat marini. La ricerca ha coinvolto anche Università di Padova, Istituto nazionale di oceanografia e l'Ispra

 

«Queste formazioni coralligene sono disseminate nell'Adriatico nord-occidentale e costituiscono una 'anomalia geologica rocciosa rispetto alle sabbie su cui poggiano» spiega Luigi Tosi, primo autore dell'articolo e ricercatore Ismar-Cnr.

Ne è risultato che le tegnùe si sono sviluppate lungo antichi canali fluviali, presenti nella pianura, durante l'ultimo periodo glaciale, circa 20.000 anni fa. Le analisi  al carbonio 14 hanno consentito di datare a circa 9.000 anni fa l'arrivo del mare in questa parte dell'antica pianura pleistocenica e a 7.000 anni fa la sua cementazione, sulla quale i primi organismi biocostruttori hanno attecchito».
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Il Gazzettino