Superbonus edilizia record, 2463 richieste: «Oggi non c'è un professionista libero»

Superbonus edilizia record, 2463 richieste: «Oggi non c'è un professionista libero»
PADOVA L'equazione è semplice e collaudata. Se si muove l'edilizia si muove tutta l'economia. E l'occasione per rilanciarla è il super bonus edilizio...

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PADOVA L'equazione è semplice e collaudata. Se si muove l'edilizia si muove tutta l'economia. E l'occasione per rilanciarla è il super bonus edilizio del 110 per cento che offre un'opportunità enorme al settore, in tempo di crisi. Lo hanno capito bene privati e residenti in condominio visto che solo questo mese negli uffici del Comune sono arrivate 795 richieste di accesso agli atti. Significa che ci sono altrettante pratiche avviate da professionisti per sapere se le case o gli appartamenti sono in regola dal punto urbanistico e catastale, premessa per poi dare il via al progetto, firmare il contratto e impegnare le imprese. Per dare un'idea della progressione le richieste di accesso agli atti al Settore Edilizia privata normalmente si aggiravano intorno alle 200 unità mensili. Con il 110% c'è stato un vero boom. A dicembre 523, a gennaio 589, a febbraio 556, a marzo 795. Totale 2.463. «Per questo il Comune si è strutturato con l'aggiunta di 10 tra impiegati e tecnici, l'avvio di uno sportello informativo e l'accelerazione del processo di digitalizzazione cartacea» commenta l'assessore Antonio Bressa. Insomma il bonus piace un sacco anche se è complicata la procedura per averlo. Tanto che per il governo non sarà più necessaria la dichiarazione di conformità urbanistica-edilizia, ma basterà una semplice Cila, la comunicazione di inizio lavori asseverata, per avviare gli interventi.

L'IMPRENDITORE Ma qual è la situazione ora? Perché non si vedono ancora tante gru o palazzi incerottati dalle impalcature? Lo abbiamo chiesto a un imprenditore del settore Giulio Ruffato. «Le vedremo, non c'è dubbio, ma i tempi sono lunghi per la burocrazia. Per questo auspichiamo che si decida di prorogare il termine del 2022. Pensi che entro giugno dell'anno prossimo per avere il superbonus entro l'anno deve essere fatto almeno il 60 per cento dell'intervento. Per questo oggi non c'è un professionista libero. Ingegneri, architetti, geometri, impiantisti. E poi arriverà l'arredamento, gli elettrodomestici. Quel che pesa sulle imprese ora è la speculazione sulle materie prime, soprattutto quelle per fare i cappotti esterni». Gli esperti giudicano che già con queste domande il volano per il settore arrivi a 150 milioni di euro. Certo la normativa non aiuta. «È complessa, anche se dopo che l'hai digerita diventa tutto automatico. La parte più complicata è proprio la ricerca di abusi edilizi».

Il professionista deve andare in Comune a verificare che il progetto sia aderente alla realtà. Se è illegittimo per meno del 2 per cento della superficie si può entrare nel superbonus e se è sopra occorre capire se l'abuso è sanabile. Esempio. Con una potenzialità edificatoria di mille metri cubi ho fatto una casa da 900. Poi ho aggiunto una camera. La realtà è diversa dal progetto ma è sanabile. Ma se ho spostato un tramezzo per allargare la cucina e restringere il salotto? «Uno stuolo di professionisti deve fare l'asseverazione ovvero la dichiarazione che l'immobile è conforme al progetto approvato. Quindi deve richiedere la documentazione cartacea al Comune. Ci vuole tempo. Poi bisogna stare attenti. Meglio rivolgersi a imprese edili storiche piuttosto che a società che si improvvisano. Faccio un esempio. Se si abita in una zona A o zona B vale il bonus facciata e gli interventi sono detraibili al 90 per cento altrimenti lo sono al 50 per cento». Anche gli enti locali possono fare molto. «Ad esempio la Regione ha votato una delibera che ha allargato a quasi tutto il Veneto la possibilità del sisma bonus cioè all'adeguamento antisismico degli edifici». Ma le accortezze da tenere presente sono moltissime. «Il superbonus è legato non tanto alla proprietà ma ai subalterni. Ovvero se un una casa di due piani a piano terra ha un'abitazione e al secondo un'altra (tipo genitori anziani e figli) i benefici raddoppiano». 

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Il Gazzettino