Nasce il super-porto: Rovigo e Mantova nella rete di Venezia

Nasce il super-porto: Rovigo e Mantova nella rete di Venezia
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MESTRE - A capo della sua segreteria ha nominato un capitano di lungo corso con la barba, non quella dei finti hipster ma del capitano Haddock di Tintin. Lui invece ha sempre giacca e cravatta, anche mentre guida una pilotina indossando sopra l'antinfortunistica del Porto «perché il presidente deve dare l'esempio». Con la cravatta ha appena concluso con la Regione l'accordo per prendersi anche Porto Levante che ha il rigassificatore Lng, oltre a Chioggia, e con la cravatta risponde ai vertici dello scalo fluviale di Mantova che hanno chiesto di entrare nella sua Autorità di sistema portuale del mare Adriatico settentrionale (Adsp), anche se quel porto è in un'altra Regione «ma hanno capito che i loro interessi passano per di qua» spiega il presidente Pino Musolino.


PIANURA PADANA
Il porto di Venezia, dunque, oltre a Chioggia (quando risolverà il contenzioso con l'Aspo e la Camera di commercio che chiedono soldi per consegnarlo), avrà presto gli scali di Porto Levante e di Mantova. L'acqua della laguna per lui giudecchino è un «brodo» quando deve avvertire chi è a poppa di tenersi per non finirci dentro, ma è un tesoro che «dimentica solo chi vuole altro da uno sviluppo serio per Venezia, e pensa solo a speculazioni, sostenendo che la città è morta. Morta? Abbiamo uno dei porti italiani più importanti, sicuramente quello che tratta più tipologie di traffici, chi ha costruito questa città conosceva bene il valore dell'acqua. Continuiamo a temere la concorrenza di Trieste ma abbiamo un Porto che è il secondo terminal container in Italia di Psa multinazionale di Singapore, uno dei più grandi terminalisti al mondo, abbiamo una delle più importanti basi di Msc altra grande compagnia mondiale per container e crociere, ospitiamo il terminal Trv Europort per rinfuse altra multinazionale che ha sede ad Anversa. E abbiamo ancora aree immense a disposizione, che Trieste non ha».
 
SI PUNTA SUL PO
L'Adsp, nata per riunire Venezia e Chioggia, si sta già dunque allargando. «Se riusciamo a rendere il Po davvero transitabile al 100%, risolvendo gli ostacoli, come il ponte di Rosolina da alzare e la navigabilità che non c'è tutti i mesi dell'anno a causa dell'acqua troppo bassa in certi punti, allora Venezia diventerà non solo il porto del Veneto qual è già oggi, ma di buona parte della Pianura Padana, aumentando i trasporti fluviali di project cargo e container ed eliminando migliaia di camion».

Con il presidente dell'Adsp dell'Adriatico Settentrionale. a dieci mesi dal suo insediamento, siamo andati a visitare gli snodi del porto di Venezia, dalla Marittima a Fusina, passando per i canali Vittorio Emanuele III e industriale Nord a Marghera dove verranno sistemate le grandi navi da crociera. «Perché questo è il posto adatto» dice Musolino, «tutti gli altri sono impraticabili per motivi diversi». Il giorno della visita era in piedi dalle 5 perché, assieme al sindaco Luigi Brugnaro, aveva gli auguri natalizi, coi portuali della Nuova Clp, conditi da musetto e ombre di rosso.

IL SINDACO E LA SVOLTA

«Il sindaco? Rispetto il suo ruolo, non è facile amministrare realtà come Venezia, certo abbiamo due caratteri forti e a volte le espressioni colorite hanno la meglio ma io lavoro bene e in armonia con chiunque abbia a cuore l'interesse collettivo, Comune, Regione, parlamentari locali, categorie economiche. E se riusciremo a superare le piccole baruffe chiozzotte, e non lo dico a caso pensando al porto di Chioggia, abbiamo l'opportunità di fare il bene della città come avvenne 100 anni fa quando fondarono Porto Marghera». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino