Tentato suicidio a Trieste. Aggrappata al cornicione con una mano: «Addio», saluta e lascia cadere il cellulare, poi molla la presa ma un poliziotto l'afferra

Tentato suicidio a Trieste. Aggrappata al cornicione con una mano: «Addio», saluta e lascia cadere il cellulare, poi molla la presa ma un poliziotto l'afferra
TRIESTE - Nella serata di venerdì 11 agosto, la Polizia di Stato ha tratto in salvo una donna italiana di origini domenicane, 48enne, che ha tentato il suicidio. La...

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TRIESTE - Nella serata di venerdì 11 agosto, la Polizia di Stato ha tratto in salvo una donna italiana di origini domenicane, 48enne, che ha tentato il suicidio. La Squadra Volante della Questura, transitando in Piazza Sansovino, è stata fermata da un passante che aveva notato in direzione Galleria San Vito, nella parte più alta della Scala Stendhal, una donna aggrappata al cornicione con palesi intenti suicidi.

L’operatore, raggiunta rapidamente la donna, in stato di alterazione alcolica ed in posizione di precario equilibrio, in quanto aggrappata con una sola mano nella parte esterna del cornicione mentre con l’altra teneva il telefono, ha sin da subito instaurato un dialogo con la stessa al fine di rassicurarla ed indurla a desistere dal compiere il gesto estremo.

La mediazione in un primo momento sembrava che portasse la donna a collaborare, ma, dopo pochi istanti, la stessa ha comunicato al suo interlocutore telefonico la volontà di farla finita, lasciando cadere il cellulare e staccando la presa con la mano dal cornicione. Nell’immediatezza, l’operatore della Squadra Volante, con un gesto repentino, ha afferrato la donna dalla parte interna del cornicione, tirandola con forza al di sopra dello stesso, per poi portarla in sicurezza in attesa dell’intervento del personale sanitario giunto in loco.

 

 

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Il Gazzettino