«Stuprata nel parcheggio della disco». ​Ma un audio "segreto" la smentisce

«Stuprata nel parcheggio della disco». Ma un audio "segreto" la smentisce
JESOLO - Un audiomessaggio, registrato durante un amplesso con una ragazza conosciuta pochi minuti prima, si è rivelato la chiave della salvezza per il 25enne...

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JESOLO - Un audiomessaggio, registrato durante un amplesso con una ragazza conosciuta pochi minuti prima, si è rivelato la chiave della salvezza per il 25enne marocchino arrestato con l'accusa di aver violentato, sabato sera, una 17enne nel parcheggio della discoteca Il Muretto di Jesolo. Il ragazzo è uscito oggi stesso dal carcere, l'arresto non è stato convalidato. La presunta vittima - pur confermando la violenza - ha dichiarato che la voce registrata è la sua. La stessa accusa non ha chiesto il carcere per il marocchino di Arzignano (Vicenza), in Italia con la famiglia di origine.


Il giovane nordafricano, difeso dall'avvocato Mario D'Elia, ha ribadito al magistrato la sua versione: il rapporto era consenziente e la ragazza non gli aveva mai detto di essere minorenne. L'arresto era basato però su elementi incontrovertibili: ovvero gli esami del pronto soccorso. Secondo i medici, la 17enne presentava segni compatibili con una violenza sessuale. Con questo via libera, era scattato il procedimento d'ufficio e l'arresto. L'ipotesi investigativa propenderebbe per un rapporto iniziato in un certo modo e poi degenerato. La ragazza, comunque, quella notte era sotto choc. Non aveva neppure voluto sporgere denuncia, terrorizzata anche dalla possibilità che i genitori venissero a sapere cos'era accaduto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino