«Ho un peso nel cuore»: studentessa muore sotto il treno a 19 anni

La ragazza ha lasciato un biglietto: "Ho un peso nel cuore"

Polizia lungo i binari (foto di repertorio)
TREBASELEGHE - Si è portata con l'auto vicino allo scalo ferroviario di Trebaseleghe. Poi ha atteso l'arrivo di un treno e ha deciso che la sua vita terrena era...

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TREBASELEGHE - Si è portata con l'auto vicino allo scalo ferroviario di Trebaseleghe. Poi ha atteso l'arrivo di un treno e ha deciso che la sua vita terrena era giunta al capolinea. A perdere la vita è stata ieri mattina una ragazza di 19 anni, studentessa. Nell'abitacolo avrebbe lasciato un biglietto in cui riferisce ai parenti più stretti che non aveva più senso vivere. Ha manifestato un forte malessere scrivendo di sentire un peso nel cuore, di non riuscir più a pensare al domani. Così giovane, con un futuro enorme davanti, è stata tradita da una fragilità psichica ed emotiva che negli ultimi tempi si era ulteriormente amplificata. In tal senso l'emergenza Coronavirus, il distacco dalla società, il forzato isolamento, non devono aver aiutato una persona che già in cuor suo aveva l'animo macchiato dal male di vivere. La notizia del tragico rinvenimento del suo corpo ha fatto ben presto il giro del paese. In tanti la conoscevano e ne apprezzavano le qualità umane. Sotto choc i suoi famigliari, molto vicini alla parrocchia, che fino all'ultimo hanno provato a fare quadrato attorno alla loro adorata ragazza. 

POCO PRIMA DELLE 11

Il tragico investimento si è registrato qualche minuto prima delle 11 e ha riguardato la linea ferroviaria Venezia-Bassano del Grappa. Per due ore abbondanti il traffico ferroviario è stato sospeso per consentire alla polizia ferroviaria di Castelfranco di effettuare gli accertamenti e procedere alla rimozione della salma. Numerosi i treni che sono stati cancellati o che hanno subito gravi ritardi.
La linea è tornata operativa soltanto dopo le 13. Quanto è accaduto ieri mattina è l'ennesima dimostrazione di come proprio i più giovani necessitino di costante aiuto, di dialogo, di presenza. Nessuno saprà mai cosa è passato nella testa della diciannovenne nei minuti che hanno preceduto il tragico gesto. Sta di fatto che non può essersi trattato di un gesto d'impeto. Stimata ed amata da tutti, la vittima lascia un vuoto enorme nella comunità. Anche gli amministratori del paese, una volta appresa la vicenda, hanno preferito rispettare il dolore della famiglia e pregare in silenzio. 



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Il Gazzettino