Lo storico bar chiude i battenti dopo 48 anni: tutta colpa della burocrazia

Lo storico bar chiude i battenti dopo 48 anni: tutta colpa della burocrazia
MESTRE - Servirà gli ultimi pasti, rifocillando gli ultimi clienti. Poi abbasserà la fiamma dei fornelli, fino a spegnerla. Per sempre. È il bar Losito,...

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MESTRE - Servirà gli ultimi pasti, rifocillando gli ultimi clienti. Poi abbasserà la fiamma dei fornelli, fino a spegnerla. Per sempre. È il bar Losito, storico locale in via Martiri della libertà 2, zona rotonda dei pompieri, che il 19 dicembre, dopo 48 anni, cesserà di esistere. Attività a conduzione familiare, è gestita da Graziella e Leonardo Losito, per tutti Lella e Leo, che lavorano al piano terra e vivono al piano superiore di una piccola struttura bianca. 


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«Abbiamo cominciato da zero racconta Lella - con gli scioperi degli anni 70, offrendo tramezzini, e proseguito di pari passo con il progresso della città. Ci alziamo alle 5 del mattino spiega - prepariamo le colazioni, poi il pranzo, ogni giorno diverso, e infine puliamo con pignoleria, soprattutto mio marito». Al bar Losito si mangia solo a pranzo, ma se arrivi tardi, magari alle 14.30, nessun problema, nessuno ti manda via, un piatto di cucina casereccia lo trovi  senz'altro. Avevano tentato, qualche anno fa, di proporre anche la cena. Ma Leo, nato a Bari vecchia, uomo tutto d'un pezzo, non gradiva il movimento serale. «Volevano rifilarmi le slot machine racconta ma ho rifiutato, non le sopporto. È molto triste lasciare ammette rammaricato - ma è tanto dura, troppa burocrazia, siamo stanchi. Anche i proprietari dei muri cercano di convincerci a rimanere, non vogliono nessun altro qui dentro. Ormai sono un guardiano della zona ricorda - che nel corso del tempo ho visto mutare, come nel caso della tangenziale, cresciuta di fronte ai miei occhi. Ad ogni modo sono fortunato conclude - ho avuto degli ottimi clienti». 

APERITIVO DI SALUTO

Il bar è molto frequentato, puoi trovare operai, trasportatori e vigili urbani, che definiscono la chiusura «una stretta al cuore, la perdita di un punto di riferimento per un caffè, due chiacchiere, dove raccogliere segnalazioni». Un altro cliente abituale, Denis, parla di «vera e propria istituzione di Mestre, la mia seconda famiglia, ti sembra di mangiare a casa. Ogni giorno mettono da parte un po' di ossi per il mio cane». Anche Luciano, Mario e Massimo tradiscono amarezza. «Saremo orfani confermano in coro ci mancheranno, perché qui si condivide il tempo nel rispetto di qualunque opinione, e ci divertiamo, come quando Alessandra esagera col peperoncino nella aglio e olio». Alessandra, una «macchina da guerra in sala» assieme allo zio Walter, è la figlia di Lella e Leo, ma non rileverà l'attività perché «è giusto concludano loro» spiega, «così deve finire». Il 19 dicembre 2019, all'orario di pranzo, il bar Losito organizzerà un aperitivo di saluto per chiunque voglia celebrare una storia di cucina e famiglia lunga mezzo secolo.
Luca Bagnoli Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino