PADOVA - Un volo di farfalle, le anime dei bambini che non ci sono più: emozionò davvero quell'inaugurazione in grande stile, con la presidente del Senato...
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L'INGHIPPOPer capire l'inghippo, bisogna riprendere in mano la convenzione sottoscritta tra Team for children, Azienda ospedaliera, Università e Gaia srl per la progettazione e la realizzazione del progetto che prevede, si legge nel documento, la costruzione di una nuova area coperta di circa 170 metri quadri destinata ad ospitare i giovani pazienti adolescenti durante le giornate che questi devono trascorrere all'interno del Day hospital per sottoporsi alle terapie quotidiane offrendo loro uno spazio adibito al soddisfacimento delle proprie necessità scolastiche, didattiche, ludiche e di riposo.
Il costo dell'intervento al piano terra è di 251mila euro, che salgono a 450mila considerando gli studi medici al primo piano (occupati, quelli sì, fin dal giorno dopo il taglio del nastro). Di quei denari, 250mila provenivano da una donazione di Acciaierie Veneto, il resto se l'è accollato il Team che ha raccolto spicciolo dopo spicciolo organizzando spettacoli, vendendo panettoni e gadget convogliando la generosità di tanti privati cittadini. «Mi dispiace tantissimo perché i ragazzi ci tenevano molto: la Teen doveva essere un posto dove potevano costruirsi una propria identità, così invece - commenta amaro il professor Giuseppe Basso, direttore della clinica Oncoematologica fino al 30 settembre scorso, ora in pensione - è uno spreco. Forse la testimonianza che il privato e il pubblico non possono avere progetti in comune».
«La Teen Zone non è nata come area sanitaria - replica il direttore generale dell'Azienda ospedaliera Luciano Flor (il giorno dell'inaugurazione assente perché in Olanda a visitare un ospedale su due poli, simile a quello che sarà per Padova il Giustinianeo e la nuova opera a Est) - ma solo ricreativa, ludica, scolastica. Al suo interno non si possono fare terapie perché l'edificio non ha i requisiti. Con le flebo, insomma, non si può girare».
Federica Cappellato Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino