TREVISO - Da un lato, faticano a trovare personale con competenze adeguate alle proprie necessità. Dall'altro, però, le imprese nostrane, soprattutto quelle...
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I VANTAGGII ragazzi potranno aggiungere un'esperienza utile al curriculum, ma ne beneficeranno anche le ditte: «Per reggere la competizione globale spiega Mario Pozza, presidente della Camera di commercio le nostre imprese devono fare un salto di qualità e per compierlo sono necessarie le competenze portate da questi giovani». Non a caso, il bando prevede una rigorosa selezione: i neo-dottori dovranno essere impiegati in attività di rilievo nell'ambito dell'Impresa 4.0, dell'espansione internazionale, della sostenibilità ambientale, dell'agroalimentare e del turismo, delle scienze della vita e della salute. Insomma, non andranno di certo a fare fotocopie. «Parlo per esperienza ribadisce il segretario generale Romano Tiozzo . In Camera di commercio ne stiamo ospitando 12: hanno portato novità, innovazione, rapporti con l'università. Per un'azienda è un investimento che viene ripagato».
ECCELLENZESenza contare la possibilità di effettuare, quasi gratis, una selezione del personale. Allo scopo, l'ente trevigiano ha stretto accordi con le università di Venezia e Padova. L'intento, se la sperimentazione funzionerà, è rendere l'iniziativa stabile. Il progetto ha anche l'obiettivo di favorire il passaggio dalle aule scolastiche al mondo professionale. La Camera di commercio è impegnata per l'alternanza scuola-lavoro: due i bandi nel 2018 (stanziati circa 523mila euro) coinvolgendo 570 imprese, per 80mila ore incentivate. «Il governo sembra voler modificare il sistema nota Pozza -. Sarebbe un errore. Nelle nostre province l'alternanza sta funzionando e deve continuare». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino