Chioggia. Di colore, respinto al Cayo Blanco. La telefonata di scuse del gestore

Di colore, respinto al Cayo Blanco. La telefonata di scuse del gestore
CHIOGGIA - «Sono dispiaciuto di quello che è accaduto. Ti faccio le mie scuse». «E io le accetto». È stato questo il cuore del colloquio...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CHIOGGIA - «Sono dispiaciuto di quello che è accaduto. Ti faccio le mie scuse». «E io le accetto». È stato questo il cuore del colloquio telefonico avvenuto ieri tra Fabio Damian, gestore del Cayo Blanco, e Pietro Braga, il 18enne adriese, di origine etiope, al quale i buttafuori del locale di Sottomarina avevano negato l'ingresso, perché di colore, alcune settimane fa. Quando era scoppiato il caso, Damian aveva manifestato subito il desiderio di parlare con il ragazzo. «Purtroppo, inizialmente non sapevo neppure il suo nome, poi non sapevo il suo numero ma gli ho mandato un messaggio su Facebook». Alla fine il contatto è stato trovato e ne è nata quella telefonata che, almeno un po', rende giustizia al ragazzo, forse anche di più, dal punto di vista morale, dell'azione giudiziaria in corso. «Damian racconta Barnaba Busatto, il legale che rappresenta Pietro e famiglia ci ha tenuto a spiegare che
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino