Spari al gatto Ettore, dai proprietari 1.000 euro di taglia: «E' come un figlio»

Spari al gatto Ettore, dai proprietari 1.000 euro di taglia: «E' come un figlio»
CASTELFRANCO - Ettore, il gatto di via Caboto a Salvarosa, preso di mira dalla cattiveria dell'uomo. Gli hanno sparato ed ora è grave. Greta Giacomazzi e Damiano Basso,...

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CASTELFRANCO - Ettore, il gatto di via Caboto a Salvarosa, preso di mira dalla cattiveria dell'uomo. Gli hanno sparato ed ora è grave. Greta Giacomazzi e Damiano Basso, i proprietari dell'animale benvoluto da tutti i residenti della via, sono disperati. «Per noi è come un figlio» dicono. «Martedì pomeriggio l'ho sentito che piangeva fuori casa, miagolava fortissimo, come non aveva mai fatto prima ricorda Greta L'ho fatto entrare e subito è corso in cantina per cercare un angolino dove rifugiarsi ma continuava a miagolare, si capiva che stava male». Immediata la corsa dalla veterinaria che ha constatato la bassa pressione sanguigna del gatto e suggerito ai padroni di fare ulteriori controlli in una clinica per accertare il suo stato di salute e l'entità del problema.


SCOPERTA STRAZIANTE «Siamo andati a San Zenone spiega Giacomazzi Hanno fatto diversi esami ad Ettore e alla fine ci hanno detto che gli avevano sparato. Non ho capito più niente, mi è crollato il mondo addosso. Io e mio marito abbiamo scelto di non avere figli e di adottare tramite l'associazione Gatti Vagabondi diversi animali. Ettore per noi è un figlio, questa notizia ci ha devastati». Dopo il referto che ha ricondotto la causa del malessere del gatto ad un colpo sparato da una carabina, Ettore è stato ricoverato nella clinica. Il proiettile gli ha oltrepassato lo stomaco provocando gravi danni. «Sono stata con lui tutto il giorno ieri, non volevo che stesse da solo afferma Greta senza riuscire a trattenere le lacrime I medici non mi danno molte speranze, mi hanno detto che devono verificare se è il caso di operarlo oppure se addormentarlo. Nel caso dell'operazione con anestesia totale, c'è la possibilità che Ettore non si risvegli».


LA RICOMPENSA Il gatto era stato adottato 4 anni fa e da allora si era fatto ben volere in quartiere tanto che, due anziane lo aspettavano ogni giorno per fargli una coccola e per dargli una bistecca che compravano apposta per lui. «Nessuno mi ha manifestato situazioni di disagio provocate da Ettore afferma ma i vicini mi hanno detto che in via Pigafetta c'è qualcuno che non apprezza i gatti. Ci sono stati casi anche di bocconi avvelenati». E da qui l'sos: «Offriamo una ricompensa di mille euro a chiunque ci fornisca elementi utili per individuare la persona che ha sparato a Ettore e che presumibilmente è la stessa che mette i bocconi avvelenati. Abbiamo ristretto l'area delle ricerche a via Caboto, Pigafetta e Marco Polo». Non è il primo caso questo di Ettore. Fatti come questo conlude Greta non devono più accadere. Mi hanno scritto persone preoccupate di uscire a passeggio con il cane o con il timore di far giocare fuori i figli».
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Il Gazzettino