CASTELFRANCO - Ettore, il gatto di via Caboto a Salvarosa, preso di mira dalla cattiveria dell'uomo. Gli hanno sparato ed ora è grave. Greta Giacomazzi e Damiano Basso,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SCOPERTA STRAZIANTE «Siamo andati a San Zenone spiega Giacomazzi Hanno fatto diversi esami ad Ettore e alla fine ci hanno detto che gli avevano sparato. Non ho capito più niente, mi è crollato il mondo addosso. Io e mio marito abbiamo scelto di non avere figli e di adottare tramite l'associazione Gatti Vagabondi diversi animali. Ettore per noi è un figlio, questa notizia ci ha devastati». Dopo il referto che ha ricondotto la causa del malessere del gatto ad un colpo sparato da una carabina, Ettore è stato ricoverato nella clinica. Il proiettile gli ha oltrepassato lo stomaco provocando gravi danni. «Sono stata con lui tutto il giorno ieri, non volevo che stesse da solo afferma Greta senza riuscire a trattenere le lacrime I medici non mi danno molte speranze, mi hanno detto che devono verificare se è il caso di operarlo oppure se addormentarlo. Nel caso dell'operazione con anestesia totale, c'è la possibilità che Ettore non si risvegli».
LA RICOMPENSA Il gatto era stato adottato 4 anni fa e da allora si era fatto ben volere in quartiere tanto che, due anziane lo aspettavano ogni giorno per fargli una coccola e per dargli una bistecca che compravano apposta per lui. «Nessuno mi ha manifestato situazioni di disagio provocate da Ettore afferma ma i vicini mi hanno detto che in via Pigafetta c'è qualcuno che non apprezza i gatti. Ci sono stati casi anche di bocconi avvelenati». E da qui l'sos: «Offriamo una ricompensa di mille euro a chiunque ci fornisca elementi utili per individuare la persona che ha sparato a Ettore e che presumibilmente è la stessa che mette i bocconi avvelenati. Abbiamo ristretto l'area delle ricerche a via Caboto, Pigafetta e Marco Polo». Non è il primo caso questo di Ettore. Fatti come questo conlude Greta non devono più accadere. Mi hanno scritto persone preoccupate di uscire a passeggio con il cane o con il timore di far giocare fuori i figli».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino