Sparatoria dopo il furto in casa del vigilantes, assolta la coppia di sospettati

Sparatoria dopo il furto in casa del vigilantes, assolta la coppia di sospettati
FELTRE - Il pm aveva chiesto per loro oltre dieci anni di reclusione. Erano accusati di essere gli autori di un furto in abitazione a Arson di Feltre finito con una...

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FELTRE - Il pm aveva chiesto per loro oltre dieci anni di reclusione. Erano accusati di essere gli autori di un furto in abitazione a Arson di Feltre finito con una sparatoria. A quasi 8 anni dai fatti il giudice Luca Berletti ieri ha pronunciato una doppia sentenza d'assoluzione per i bellunesi Christian dal Pont 42 anni, residente a  Belluno, ed Elisa de Nadai 35enne di Santa Giustina.


Era il 12 maggio 2011 quando nell'abitazione di una guardia giurata andò a segno il colpo. I ladri si erano introdotti dalla finestra del bagno. A sparire diversi monili: un orologio e orecchini d'oro. L'uomo che aveva lavorato la notte precedente stava riposando quando vide i banditi all'interno di casa e si alzò subito. Con la  pistola di servizio era uscito di casa, aveva rincorso i banditi e aveva fatto fuoco. Cinque i proiettili sparati, uno finito nel sedile posteriore della Fiat Punto usata dalla coppia di banditi, uno nel parabrezza e uno all'altezza del passaruota.
Proprio la sparatoria è stato uno degli elementi su cui il difensore di Dal Pont ha fatto leva nella sua arringa. «Se il mio assisito fosse l'autore del furto - ha spiegato l'avv. Guido Galletti - avrebbe paradossalmente avuto tutto l'interesse a palesarsi e a procedere contro l'autore degli spari per tentato omicidio». Per capire quali valutazioni abbia fatto il magistrato bisognerà leggere le motivazioni. 

A rimettere ordine nella vicenda e nelle indagini «quantomeno lacunose» (per usare i termini degli avvocati) ci ha pensato il giudice che dopo la richiesta del pm di una doppia condanna (10 anni e mezzo complessivamente per i due) ha assolto entrambi. Dal Pont avrebbe dovuto rispondere anche di evasione perché quel giorno era ai domiciliari. Ma se non si trovava sul luogo del furto chi può dire che quel giorno fosse evaso? Nessuno, neppure il giudice che infatti lo ha assolto anche per questo capo d'imputazione.
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Il Gazzettino