Sull'arenile di Jesolo con 30 dosi di cocaina pronte ad essere spacciate

Sull'arenile di Jesolo con 30 dosi di cocaina pronte ad essere spacciate
JESOLO - Nella serata dello scorso giovedì, personale della Squadra Volante del Commissariato di Jesolo ha arestato due cittadini tunisini per detenzione ai fini di spaccio...

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JESOLO - Nella serata dello scorso giovedì, personale della Squadra Volante del Commissariato di Jesolo ha arestato due cittadini tunisini per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.


Nel corso dell’operazione sono state sequestrate 30 dosi di cocaina pronte per la cessione, per un peso complessivo di 18 grammi, e circa duecento euro in banconote di vario taglio. Intorno alle otto di sera di venerdì 7 aprile il personale in servizio di squadra volante percorreva strade del Lido per il consueto servizio di controllo del territorio. Proprio sulla camminata dell’arenile, gli operatori notavano a distanza i due uomini sospetti, per cui decidevano di seguirne i movimenti restando nascosti dietro una siepe. I due venivano visti confabulare tra loro quasi attendessero l’arrivo di qualcuno. Alla vista degli Agenti i due si mostravano visibilmente agitati e in maniera goffa si sbarazzavano di alcuni oggetti che tuttavia venivano subito dopo recuperati dagli operatori. Identificati, i due sono risultati essere Mouhmed Aymen Sakka nato nell’85 in Tunisia, senza fissa dimora, clandestino sul territorio nazionale gravato precedenti di polizia plurimi per spaccio di stupefacenti, e destinatario di un provvedimento di espulsione; e tale Abderrazek Mallat nato nell’87 in Tunisia, senza fissa dimora, clandestino sul territorio, con precedenti di polizia plurimi per spaccio di stupefacenti, anch’egli gravato da provvedimento di espulsione. I due risultavano già denunciati in stato di libertà in passato per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti, sempre in concorso fra loro.

Alle formalità di rito è seguito nella giornata di ieri il processo con rito direttissimo nella mattinata di ieri 7 aprile, dinnanzi il Tribunale di Venezia ove il giudice ha convalidato l’arresto disponendo l’applicazione della misura cautelare del Divieto di dimora nella provincia di Venezia, rinviando il giudizio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino