L'addio con rito ortodosso a Sofyia trovata ammazzata in un burrone

Sofyia Melnik
TREVISO - Si svolgeranno venerdì 23 marzo, con una cerimonia che si terrà alle 11 nella camera mortuaria dell'ospedale Ca' Foncello di Treviso, i funerali...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TREVISO - Si svolgeranno venerdì 23 marzo, con una cerimonia che si terrà alle 11 nella camera mortuaria dell'ospedale Ca' Foncello di Treviso, i funerali con rito ortodosso di Sofyia Melnik, la 40enne ucraina ritrovata morta su un pendio a Borso del Grappa un mese dopo la misteriosa scomparsa, avvenuta il 15 novembre precedente, venti giorni dopo il suicidio del compagno Pascal Albanese. Il sostituto procuratore Giulio Caprarola, che indaga sulla vicenda, resta ancora in attesa della relazione conclusiva relativa all'esame autoptico effettuato sul corpo della donna, a cui ha partecipato anche l'entomologo forense Stefano Vanin, che attraverso la presenza di insetti e larve dovrebbe essere in grado di stabilire con maggiore certezza l'epoca e il luogo del decesso, chiarendo così se davvero la Melnik, sul cui corpo sono state trovate lesioni quasi certamente provocate da un violento pestaggio, sia stata gettata viva nella scarpa dove è stata ritrovata. Nel frattempo gli investigatori hanno completato l'esame degli otto hard disk contenuti in altrettanti computer fissi e portatili che sarebbero stati usati da Sofyia e Pascal. Dentro a questi supporti magnetici, forse, ci sono gli elementi utili a risolvere il giallo.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino