Indagine tecnica sulla Pedemontana affidata allo studio del "No Tav"

Indagine tecnica sulla Pedemontana affidata allo studio del "No Tav"
Sarà la società milanese Trt presieduta da Marco Ponti, il tecnico incaricato dall'allora ministro pentastellato Danilo Toninelli di effettuare l'analisi...

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Sarà la società milanese Trt presieduta da Marco Ponti, il tecnico incaricato dall'allora ministro pentastellato Danilo Toninelli di effettuare l'analisi costi-benefici sulla Tav, a eseguire gli studi sui flussi di traffico della Pedemontana Veneta. L'incarico, per poco più di 50mila euro, riguarderà i flussi di tutti i caselli della superstrada. Al riguardo, Palazzo Balbi ha precisato che non se ne occuperà direttamente Ponti, e cioè l'uomo che aveva bocciato la Tav ritenendola un'opera inutile, ma un altro professionista dello studio Trt e cioè l'ingegner Fabio Torta, esperto senior in ingegneria dei trasporti.


L'incarico in questione è contenuto nel decreto del direttore della Struttura di progetto Superstrada Pedemontana Veneta, Elisabetta Pellegrini, n. 54 del 9 settembre scorso, pubblicato sul Bur dell'11 ottobre. Dopo aver ricordato che il 3 giugno è stata aperta al traffico una prima tratta della Pedemontana, tra lo svincolo con l'Autostrada Valdastico A31 e Breganze, l'ingegner Pellegrini nel decreto ha fatto presente che nei prossimi mesi sono previsti l'apertura e l'esercizio anticipati e provvisori di ulteriori tratte funzionali. Ma c'è un problema: alcuni cantieri, causa sequestro, stanno procedendo a rilento. Testuale: «Si constata un inevitabile allungamento della tempistica nella realizzazione di alcune opere fondamentali, quali la galleria di Malo (Vicenza), sottoposta nel corso del tempo ad un duplice sequestro da parte della magistratura in corrispondenza dei cantieri siti alle estremità del traforo stesso e l'innesto diretto della Superstrada con l'A4 BresciaPadova in corrispondenza del nuovo casello che verrà costruito da quest'ultima società in Comune di Montecchio Maggiore e che dovrà tener conto anche del raddoppio della linea ferroviaria tra Padova e Verona, con una convenzione tra RFI (Rete Ferroviaria Italiana) ed A4 da sottoscrivere preliminarmente all'inizio dei lavori, tuttora ancora in fase di perfezionamento». Non solo: «I sindaci lamentano possibili difficoltà di gestione sulla viabilità locale dei flussi di traffico in entrata ed uscita da Pedemontana». Di qui la decisione di sapere cosa succederà sul fronte del traffico.
LA SCELTA

Ma come mai è stata scelta la società di Marco Ponti, il famoso consulente no-Tav dell'ex ministro Toninelli? Il decreto pubblicato sul Bur non cita Ponti né altri professionisti, ma solo lo Studio Trt Trasporti e Territorio srl di Milano. «L'incarico - specificano a Palazzo Balbi - è stato assegnato con decreto del direttore della Struttura di progetto a Trt, nota e qualificata società di Milano nel campo dello studio dei trasporti, nella persona dell'ingegner Fabio Torta, professionista molto esperto nel settore che ha già lavorato per molte delle concessionarie autostradali italiane. L'individuazione del professionista della società Trt è avvenuta secondo i principi di trasparenza e rotazione imposti dalla norma, tramite il mercato elettronico Mepa, valutando la professionalità dimostrata negli anni nei molti lavori svolti per committenti pubblici e privati. Il lavoro materialmente viene svolto e firmato dall'ingegner Fabio Torta e dal suo collaboratore ingegner Espedito Saponaro, entrambi soci della società, il primo anche facente parte del Cda». L'incarico - viene inoltre dettagliato - «deriva dalla necessità tecnica, già annunciata ai sindaci nel 2017, di istituire un tavolo tecnico congiunto tra Regione, Province e Comuni per gestire al meglio la fase di messa in esercizio di Pedemontana con la nuova distribuzione di traffico che verrà indotta. Per fare questo, dato il flusso generale stimato su Pedemontana di 27.000 veicoli all'ora, c'è bisogno di conoscere i flussi di traffico che si verificheranno in entrata ed uscita dai singoli caselli. Inoltre si è colta l'occasione per valutare anche i flussi della nuova infrastruttura negli scenari intermedi che si sono delineati in questo ultimo anno con aperture parziali».
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Il Gazzettino