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TREVISO - Centro storico vietato alle manifestazioni. A tutte le manifestazioni, non solo quelle di no pass e no vax. E divieto di passare con i cortei per piazza dei Signori. La possibilità di manifestare sarà invece garantita in altre zone della città, ma seguendo prescrizioni ben precise, l'uso della mascherina su tutte. Questo il contenuto dell'ordinanza che nei prossimi giorni verrà firmata dal sindaco Mario Conte. La bozza è in via di ultimazione. Ci sta lavorando Andrea Gallo, comandante della Polizia locale, che intende realizzare uno strumento adatto a un duplice scopo: garantire il diritto a manifestare il proprio pensiero ma, allo stesso tempo, preservare i diritti dei commercianti a lavorare a ridosso del Natale e limitare al minimo le possibilità di contagio in occasione degli assembramenti. Ieri, nell'ufficio del sindaco, c'è stata una prima riunione dove sono stati messi i paletti da rispettare, ma non è stata apposta ancora nessuna firma. Il testo dell'ordinanza verrà invece portato alla prossima riunione del tavolo Sicurezza in programma giovedì per essere condiviso, e in caso integrato e migliorato, anche dal Prefetto dagli altri rappresentanti delle forze dell'ordine. La firma, e quindi l'immediata operatività dell'ordinanza, è attesa per il fine settimana.
LA DECISIONE
Treviso diventa così il primo capoluogo di provincia del Veneto a firmare un simile provvedimento, inserendosi nella scia già tracciata dall'amministrazione di Trieste impegnata in un duro braccio di ferro con i no pass.
IL QUADRO
«Stiamo quindi lavorando a un provvedimento specifico - continua il sindaco - ma gli sviluppi li vedremo nei prossimi giorni». Conte accoglie così l'invito fatto anche dal prefetto Maria Rosaria Laganà, che aveva ben accolto la linea di non mettere a disposizione le piazze centrali della città per le proteste, ma aveva anche invitato i primi cittadini a formalizzare le decisioni con ordinanze. Treviso era già dell'idea di farlo, anche per avere strumenti concreti in mano. Adesso la decisione è presa. Sulla stessa linea di Conte si sono messi anche il sindaco di Conegliano Fabio Chies e quello di Castelfranco Stefano Marcon, che hanno detto chiaramente di non voler autorizzare manifestazioni in piazza Cima o piazza Giorgione. «Per quanto ci riguarda - ha detto Chies qualche giorno fa - le manifestazioni no pass le abbiamo già spostate in una zona della città più defilata. Il diritto di manifestare è sacrosanto, ma non vuol dire però bloccare un intero comune». A Ca' Sugana, adesso, hanno deciso di fare un passo avanti: non più un semplice rifiuto alla concessione, ma un'ordinanza vera e propria con sanzioni per chi non la rispetterà.
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