Ordinanza anti No Pass, il Comune vieta tutte le manifestazioni in centro storico

Martedì 9 Novembre 2021 di Paolo Calia
Una manifestazione in piazza dei Signori

TREVISO - Centro storico vietato alle manifestazioni. A tutte le manifestazioni, non solo quelle di no pass e no vax. E divieto di passare con i cortei per piazza dei Signori. La possibilità di manifestare sarà invece garantita in altre zone della città, ma seguendo prescrizioni ben precise, l'uso della mascherina su tutte. Questo il contenuto dell'ordinanza che nei prossimi giorni verrà firmata dal sindaco Mario Conte.

La bozza è in via di ultimazione. Ci sta lavorando Andrea Gallo, comandante della Polizia locale, che intende realizzare uno strumento adatto a un duplice scopo: garantire il diritto a manifestare il proprio pensiero ma, allo stesso tempo, preservare i diritti dei commercianti a lavorare a ridosso del Natale e limitare al minimo le possibilità di contagio in occasione degli assembramenti. Ieri, nell'ufficio del sindaco, c'è stata una prima riunione dove sono stati messi i paletti da rispettare, ma non è stata apposta ancora nessuna firma. Il testo dell'ordinanza verrà invece portato alla prossima riunione del tavolo Sicurezza in programma giovedì per essere condiviso, e in caso integrato e migliorato, anche dal Prefetto dagli altri rappresentanti delle forze dell'ordine. La firma, e quindi l'immediata operatività dell'ordinanza, è attesa per il fine settimana.


LA DECISIONE

Treviso diventa così il primo capoluogo di provincia del Veneto a firmare un simile provvedimento, inserendosi nella scia già tracciata dall'amministrazione di Trieste impegnata in un duro braccio di ferro con i no pass. Un atto diretta conseguenza delle parole delle stesso Conte che, la scorsa settimana, aveva già annunciato l'intenzione di non mettere più a disposizione piazza dei Signori per le proteste dei no pass. «Chiariamo però una cosa, perché vedo che più di qualcuno continua a non capire - spiega Conte - il sindaco non può negare o autorizzare alcuna protesta. Con questa ordinanza non vietiamo il diritto a manifestare. Andiamo solo a disciplinare l'utilizzo delle varie parti del centro e della città. La piazza dei Signori non sarà disponibile, nemmeno per i cortei. E varrà per tutte le manifestazioni». L'ordinanza sarà generica, ovviamente, ma l'obiettivo principale restano le proteste di chi si oppone a Green pass e vaccini. Ormai si ripetono a cadenza settimanale e il Comune, oltre a predisporre misure anti-contagio, ha pensato bene di dotarsi di un strumento per tutelare le attività commerciali in vista del Natale: «Il problema delle manifestazioni no pass - osserva il sindaco - è la loro frequenza, il continuo ripetersi. Loro hanno il diritto di protestare, ma il restante 86% della popolazione cittadina, quella vaccinata, ha l'analogo diritto alla sua vita sociale o a mandare avanti la propria attività commerciale. Sono comunque settimane che piazza dei Signori non viene messa a disposizione, tutte le ultime manifestazioni sono state fatte o sui bastioni delle Mura o al parco Ali dorate». E l'unica fatta in piazza, ormai 20 giorni fa, non era stata comunicata alle autorità. Infatti la questura ha identificato 10 persone e prenderà provvedimenti nei confronti degli organizzatori.


IL QUADRO

«Stiamo quindi lavorando a un provvedimento specifico - continua il sindaco - ma gli sviluppi li vedremo nei prossimi giorni». Conte accoglie così l'invito fatto anche dal prefetto Maria Rosaria Laganà, che aveva ben accolto la linea di non mettere a disposizione le piazze centrali della città per le proteste, ma aveva anche invitato i primi cittadini a formalizzare le decisioni con ordinanze. Treviso era già dell'idea di farlo, anche per avere strumenti concreti in mano. Adesso la decisione è presa. Sulla stessa linea di Conte si sono messi anche il sindaco di Conegliano Fabio Chies e quello di Castelfranco Stefano Marcon, che hanno detto chiaramente di non voler autorizzare manifestazioni in piazza Cima o piazza Giorgione. «Per quanto ci riguarda - ha detto Chies qualche giorno fa - le manifestazioni no pass le abbiamo già spostate in una zona della città più defilata. Il diritto di manifestare è sacrosanto, ma non vuol dire però bloccare un intero comune». A Ca' Sugana, adesso, hanno deciso di fare un passo avanti: non più un semplice rifiuto alla concessione, ma un'ordinanza vera e propria con sanzioni per chi non la rispetterà.

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