Venezia, il sindaco rinvia il ticket d'accesso: il contributo slitta in estate. Accordo sui veneti: «Non pagheranno». Il ministro Sangiuliano: «Studierò il dossier»

VENEZIA - Ticket d'accesso per entrare a Venezia rinviato a data da destinarsi, non prima dell'estate. A deciderlo, il sindaco Luigi Brugnaro che ha scelto di far slittare...

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VENEZIA - Ticket d'accesso per entrare a Venezia rinviato a data da destinarsi, non prima dell'estate. A deciderlo, il sindaco Luigi Brugnaro che ha scelto di far slittare l'entrata in vigore del contributo prevista per il prossimo gennaio. Secondo il primo cittadino, infatti, i tempi sarebbero troppo stretti per adottare la nuova misura e soprattutto farla conoscere e comprendere in tutto il mondo. Il ticket dunque entrerebbe in vigore non prima di sei mesi, quasi sicuramente in estate.

Intanto, è confermato l'accordo sui veneti che «non pagheranno il contributo d'accesso per entrare a Venezia».

IL CONTRIBUTO PER I VENETI

Già in ottobre, il sindaco Brugnaro aveva confermato l'esenzione per i veneti. «Vorrei ricordare - aveva detto - che i tutti i veneti sono esentati dal pagamento del Contributo di acceso e che non devono pagarlo come ho promesso e assicurato al presidente Luca Zaia, con un'unica eccezione che deve essere prevista solo quando si blocca tutta la città perché quando raggiungeremo il numero massimo consentito di presenze, che sarà deciso, evidentemente a Venezia non dovrà più entrare nessuno salvo se paga». In sostanza, per venire a Venezia i veneti dovranno prenotare e pagheranno solo se sarà superata la soglia di presenze giornaliere, ancora da fissare.

Il ministro Sangiuliano

«Io studio, approfondisco le questioni e poi esprimo un punto di vista definito. In generale dico che il tema del sovraffollamento delle città d'arte, che mette a rischio le città stesse, va affrontato». Lo ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, sull'introduzione del contributo d'accesso per Venezia. Sulle modalità non si è espresso: «Potrò dirlo solo quando avrò studiato in maniera approfondita il dossier. Qualcosa, di certo, va fatto per garantire un alleggerimento e una compatibilità dell'accesso alle città, considerando anche i problemi giuridici legati alla mobilità internazionale delle persone». 

 

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Il Gazzettino