La Serracchiani pronta a lasciare: scatta il toto-cantidato per il Pd

Debora Serracchiani
«La politica non è tutta la mia vita», ha detto Debora Serracchiani a Vanity Fair, svelando di essere nuovamente innamorata dopo la recente fine del suo...

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«La politica non è tutta la mia vita», ha detto Debora Serracchiani a Vanity Fair, svelando di essere nuovamente innamorata dopo la recente fine del suo matrimonio. Ma la «data di scadenza» del suo impegno politico, pur evocata dalla governatrice del Friuli Venezia Giulia, non sarebbe così imminente, a giudicare dalle indiscrezioni che arrivano da Roma e da Trieste. È convinzione diffusa, infatti, che per sciogliere ogni dubbio sul voto anticipato e dunque sulle sorti della presidente manchi davvero poco, anzi pochissimo, perché in Parlamento la soluzione sulla legge elettorale sembra in dirittura d’arrivo e con essa, sostengono nomi di spicco del Pd, le elezioni in autunno. Quelle italiane e di conseguenze quelle regionali, perché è convinzione altrettanto diffusa che Serracchiani sia in corsa per il Parlamento.


Non convincono cioè per nulla le tesi che la darebbero nelle ultime settimane meno desiderosa di partire. Al contrario, si dice nel Pd, le decisioni di massima sono prese, anche se lo sblocco definitivo lo darà la legge elettorale. Quando cioè si capirà se resistono i capilista bloccati oppure no, o se i possibili candidati – per esempio l’attuale presidente del Consiglio, Franco Iacop – si collocano alla Camera o al Senato. In questo scenario l’accelerazione in Regione sarà fortissima e del resto le diverse forze politiche vanno dicendo di essere pronte già da tempo. Così come i possibili candidati governatori. Il vicepresidente Sergio Bolzonello, per esempio, appare sempre più pronto alla corsa per il centrosinistra, così come il capogruppo azzurro Riccardo Riccardi indica la rotta su alcuni tempi cruciali per il futuro della Regione, per esempio con i suoi interventi sulla costituenda Newco per evitare la messa a gara della concessione autostradale di Autovie Venete.

Se fosse davvero così, sarebbe ulteriormente confermato quanto Debora Serracchiani subito dopo le primarie del Pd aveva detto in qualche ristretto incontro dem. E cioè che a fine maggio avrebbe fatto sapere qualcosa sulle sue decisioni per il futuro. Certo, di questi tempi ogni discorso sull’argomento si conclude con un «può comunque succedere tutto e il contrario di tutto», tuttavia è percepibile che attenzione e pensieri sono sempre più orientati sulla scadenza elettorale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino