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SERNAGLIA - Il motore acceso, il piede sull’acceleratore, il corpo accasciato sul volante. Così un collega che avrebbe dovuto sostituirlo nelle consegne ha trovato ieri mattina alle 5 nel parcheggio del centro di distribuzione Ama Crai di via Meucci a Montebelluna, Mauro De Luca, 57enne di Sernaglia. Era ormai privo di vita. Una scena dolorosissima, di fronte alla quale i dipendenti del centro di via Meucci sono rimasti scossi. Sia perché conoscevano bene quell’autista, dipendente di una ditta di autotrasporti che collaborava con Ama Crai, sia perché le circostanze della morte sono state l’ennesimo tangibile segno della fragilità della vita umana.
LA RICOSTRUZIONE
A quanto hanno ricostruito i dipendenti e collaboratori di Ama Crai, primi a dare l’allarme, Mauro aveva cominciato a lavorare prima dell’alba raggiungendo il centro di via Meucci dove avrebbe dovuto caricare il materiale da distribuire nei vari negozi. Non sentendosi bene, però, aveva chiesto a un collega, arrivato a sua volta al centro, di sostituirlo. Con ogni probabilità, l’uomo ha pensato al ripetersi di un disturbo per lui comune: pare un problema alla schiena, forse collegato ai cervicali. Questa volta, invece, c’era dell’altro e lui, che pensava di tornare al lavoro il giorno dopo, una volta ripresosi con l’aiuto di qualche pastiglia, ha invece trovato la morte sul suo camion. Il collega che avrebbe dovuto prendere il suo posto, insospettito dal fatto che il mezzo, a motore acceso, rimanesse fermo nel piazzale, invece di uscire, si è avvicinato e lì ha trovato Mauro ormai privo di vita.
I SOCCORSI
E’ stato immediatamente dato l’allarme e sul posto sono arrivati i sanitari del Suem, una pattuglia dei carabinieri di Montebelluna e la protezione civile.
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Il Gazzettino