Non si sarebbe dato per vinto, dopo la fine della relazione a causa dei frequenti litigi, arrivando persino a tentare di sequestrare la moglie. Lui, un 45enne cadorino, è...
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IL DELIRIO
La separazione era arrivata dopo continui litigi in quella famiglia e la donna, una 30enne, ormai viveva da sola. «La vicenda - confermano i carabinieri del comando provinciale - rientra in un contesto di una grave crisi coniugale, che da tempo coinvolgeva la coppia e che ha costretto l’Arma a numerosi interventi per pesanti litigi». Ma il marito, allontanato, non si sarebbe arrese e la notte tra il 28 febbraio e il primo marzo avrebbe messo in atto un piano delirante, studiato da chissà quanto tempo. Tutto è avvenuto di fronte alla casa dove la donna ormai viveva sola, in un paese del Cadore. Chissà da quanto tempo lui la stava seguendo e alla fine l’avrebbe attesa davanti casa, appostandosi e parandosi davanti a lei, appena la donna è uscita. A quel punto le avrebbe strappato il cellulare e l’avrebbe trascinata verso la propria auto.
IL TENTATIVO DI SEQUESTRO
«Nonostante la donna si dibattesse con forza - spiegano dal comando provinciale dell’Arma - riusciva a caricarla parzialmente all’interno dell’abitacolo, ripartendo velocemente». La drammatica scena ha dell’incredibile: la donna con la parte superiore del corpo all’interno della vettura e le gambe all’esterno, con la porta ancora aperta. L’auto che riparte a tutto gas. Lui, preso dal suo delirio, in quel momento non si sarebbe fermato davanti a nulla. Fortunatamente dopo qualche decina di metri, approfittando del rallentamento del veicolo che si stava per immettere sulla strada principale è riuscita a divincolarsi da lui finendo a terra. Con la forza che solo la disperazione e il panico ti dà, nonostante il dolore per le ferite riportate, si rialza e si dà alla fuga. In suo aiuto arriva anche una vicina, che era stata richiamata dalle richieste di aiuto. A quel punto l’uomo non può che desistere dal mettere in atto il suo piano malato e fugge via. La donna è stata subito medicata all’ospedale di PIeve di Cadore e ha riportato lesioni guaribili in 15 giorni.
LE INDAGINI
Sul posto sono arrivati prontamente i carabinieri della stazione di Pieve di Cadore, che si sono messi subito al lavoro con i colleghi del Nucleo Investigativo provinciale, dell’apposita squadra preparata per gli episodi di violenze di genere. Hanno iniziato a raccogliere tutti gli elementi che compongono ora il pesante quadro accusatorio tracciato nell’inchiesta coordinata dal pm Gallego, che ha chiesto l’ordinanza di custodia cautelare, emessa poi dal gip. Il 45enne è stato arrestato lunedì 4 marzo e si trova ancora in cella a Baldenich. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino