Rapinata e sequestrata in negozio: «Sono stati venti minuti da incubo»

Alessandra Coltri, la vittima
PADOVA - Rapina in pieno giorno ieri in via Tiziano Aspetti, nel cuore pulsante di negozi e ristoranti dell'Arcella. Alessandra Coltri, 62 anni, titolare di Intimi Segreti,...

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PADOVA - Rapina in pieno giorno ieri in via Tiziano Aspetti, nel cuore pulsante di negozi e ristoranti dell'Arcella. Alessandra Coltri, 62 anni, titolare di Intimi Segreti, è stata minacciata con un coltello da un malvivente che parlava veneto, a viso scoperto, probabilmente tossicodipendente, che poi l'ha rinchiusa nel bagno per poter fuggire, dopo una breve colluttazione. Il rapinatore è riuscito a portare via i 600 euro che erano in cassa e il cellulare della donna, che è stata liberata dai carabinieri grazie all'aiuto del vicino, che l'ha sentita urlare e tirare pugni alla parete della stanza in cui era rinchiusa, che confina col suo ufficio di mediatore immobiliare, e ha chiamato il 112. 


 
L'ASSALTO
Mezzogiorno era passato da pochi minuti quando la titolare del negozio ha visto entrare quest'uomo, che l'ha colpita per lo spiccato alito da alcol e la parlata con calata veneta. «Aveva il cappuccio del giubbotto grigio calato sulla testa, già coperta con un berretto che arrivava sulla fronte. Era una persona che mi inquietava, tanto che speravo se ne andasse subito. Mi ha chiesto delle mutande blu e io ho approfittato per dirgli che quel colore non c'era sperando se ne andasse, invece ha detto vabbè ma tu ora mi dai i soldi. E a quel punto ha tirato fuori il coltello a serramanico dalla tasca». La donna si è rifiutata di aprire il cassetto della cassa, così il malvivente ha fatto il giro del bancone e ha cercato di fare da solo: «Ha fatto cadere la cassa e ha iniziato a bestemmiare, poi ho cercato di difendermi. C'è stata una breve colluttazione tanto che alla fine mi ha chiusa a chiave nello sgabuzzino antibagno, ha preso i soldi, il mio telefono e se n'è andato». 
La vittima spiega di non essersi fatta male: «Ho una botta alle mani per aver picchiato sul muro perché mi liberassero. Tutto sarà durato 15-20 minuti al massimo. I più lunghi della mia vita. Ho avuto un via vai di gente tutta la mattina, lui è arrivato proprio quando non c'era nessuno. Probabilmente ha tenuto sotto controllo il negozio per trovare il momento giusto. Era uno che sembrava drogato, gli servivano soldi subito, probabilmente per la prossima dose».

Marina Lucchin 
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Il Gazzettino