PADOVA - In attesa che anche per loro arrivi la 'buona scuola', gli alunni delle elementari di Padova stanno sperimentando la 'scuola carente': quella che da...
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Un caso che sta mettendo in subbuglio nove dei quattordici istituti comprensivi dei cittadini. A rimetterci sono i bambini, e i genitori sono furiosi. Alcuni si stanno riunendo in comitati e stanno pensando di chiedere al Comune - cui spetta il servizio mensa - la restituzione della quota parte per la merendina inclusa nei 4,90 euro del buono pasto giornaliero. La vicenda ha smosso anche la politica, in modo trasversale.
Il deputato del Pd Alessandro Zan ed il senatore Udc Antonio De Poli hanno chiesto l'intervento del ministro Stefania Giannini. Lo stop alla distribuzione delle merendine è scattato con l'apertura delle aule, il 16 settembre. I collaboratori scolastici, anche se non in tutti gli istituti, hanno incrociato le braccia in mensa, decidendo di non svolgere più le mansioni non previste dal contratto Ata: scaldare le vivande, pulire i tavoli dopo il pranzo, distribuire le merende all'intervallo.
Il Gazzettino