Medici in sciopero e ambulatori chiusi: pronto soccorso intasato

Medici in sciopero e ambulatori chiusi: pronto soccorso intasato
TREVISO - Il primo giorno di sciopero dei medici di famiglia con la chiusura degli ambulatori era passato tutto sommato liscio. Il secondo, e ultimo, si è fatto invece...

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TREVISO - Il primo giorno di sciopero dei medici di famiglia con la chiusura degli ambulatori era passato tutto sommato liscio. Il secondo, e ultimo, si è fatto invece sentire. Eccome. Ieri i pronto soccorso degli ospedali della Marca sono stati presi d'assalto. Si sono formate code lunghissime. Al Ca' Foncello, in particolare, si è arrivati ad attese di sei ore e più. «Una situazione disastrosa» riferiscono dall'ospedale. La lettura non è troppo difficile. I pazienti, pur con problemi non gravi, sono riusciti a restare 24 ore senza le prestazioni dei dottori di base, che hanno garantito solo le urgenze. Ma non 48. Per i sindacati dei medici di famiglia nel secondo giorno l'adesione alla serrata degli ambulatori ha toccato quota 87%. Mentre per la Regione non si è andati oltre a una media del 55% (295 astensioni su 541). 


L'IMPENNATA
Mercoledì il Ca' Foncello aveva contato solamente una decina di pazienti in più. Ieri, invece, ce ne sono stati 80 in più rispetto alla media di circa 150. È stato superato di gran lunga il tetto dei 200 accessi in un solo giorno. E anche in tarda serata continuavano ad arrivare. «C'è stato chi aveva bisogno di un certificato. Ma sono state visitate anche molte persone anziane con malattie virali fa il punto Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl della Marca ringrazio tutto il personale che si è adoperato per rispondere al meglio ai cittadini». L'azienda sanitaria era corsa ai ripari in tempo aumentando il numero dei medici in servizio. E anche l'ambulatorio codici bianchi, gestito all'interno dello stesso pronto soccorso dai medici di guardia medica che non hanno scioperato, ha avuto il suo daffare...
 
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Il Gazzettino