ROVIGO - «È legale che i vigili urbani si mettano in quel punto della strada con il telelaser?». A chiederselo è Alessandro Franzolin, un cittadino che,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
NORMALI CONTROLLIDal comando della Polizia locale di viale Oroboni, diretto da Giovanni Tesoro, non danno spiegazioni dell'accaduto, assicurando comunque che non era in uso il sistema di controllo della velocità ipotizzato dall'automobilista: sul tipo di servizio che stava compiendo la pattuglia vige il più assoluto riserbo. Franzolin, però, denuncia di essere stato anche fermato da quella stessa pattuglia dopo essere ripassato per immortalare la scena. «Il fatto è strano e curioso racconta l'automobilista , perché, essendosi accorti che avevo scattato la foto, sono partiti immediatamente dal loro appostamento, lasciandomi con la convinzione che stavano commettendo un'illegalità».
LA TALPA DI VIA OROBONIQuesto episodio, così com'è descritto da Franzolin, fa tornare la memoria i racconti della talpa all'interno della squadra di Tesoro diffusi nei mesi scorsi in città. A gennaio, infatti, un vigile, che fu anche descritto dall'ex sindaco Massimo Bergamin gola profonda, aveva spiegato che oltre a lui alcuni suoi colleghi giravano con l'auto privata, fuori dall'orario di servizio e in borghese, a raccogliere su un bloc-notes le targhe delle auto in sosta irregolare per poi comminare multe una volta rientrati in comando. Questo ha avviato un'indagine interna, che allo stato attuale però non ha ancora portato a nulla di concreto, salvo le smentite categoriche del comandante Tesoro sulla realtà di questi fatti. Il dirigente ha anche spiegato in passato che di pattugliamenti in borghese ne sono sempre stati fatti, ma con l'auto civetta della Polizia Locale ed esclusivamente in orario di servizio, rispettando quanto prescritto dal Codice della strada. Quest'ultimo prevede infatti che le forze dell'ordine possano operare in servizio avendo con sè anche solo il distintivo di riconoscimento, non indossando obbligatoriamente la divisa.
Alberto Lucchin Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino