Crollo alla scuola di Scardovari, alunni trasferiti o messi in dad: rischiano di tornare in classe a settembre

Lo squarcio sul tetto della scuola di Scardovari
PORTO TOLLE - «Che ne sarà della scuola di Scardovari?». «I bambini potranno tornare nella loro scuola almeno a settembre?». Sono queste alcune...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PORTO TOLLE - «Che ne sarà della scuola di Scardovari?». «I bambini potranno tornare nella loro scuola almeno a settembre?». Sono queste alcune delle domande che si pongono i genitori della frazione di Porto Tolle dopo la tragedia sfiorata del crollo di una porzione del tetto della primaria locale l'altra mattina, 26 aprile. Sono 51 gli alunni del plesso di Scardovari, che sommati alla quarantina di allievi della vicina scuola media, portano a una 90ina i ragazzi in età di scuola dell’obbligo della frazione che con il suo comparto ittico traina l’economia locale. Attualmente i ragazzini seguono le lezioni in Didattica a distanza, mentre al vaglio ci sono una serie di soluzioni per farli tornare in presenza quanto prima.

 


LE ALTERNATIVE

Sul tavolo di discussione tra amministrazione comunale, dirigenza e famiglie ci sarebbe l’eventuale prosecuzione in Dad fino al termine dell’anno scolastico, l’eventuale spostamento della quinta al plesso delle medie e il trasferimento degli alunni dalla prima alla quarta nel plesso di Ca’ Tiepolo. Si mormora pure della messa a disposizione delle cooperative ittiche locali delle proprie sale per le assemblee. Bisogna vedere se questa strada, che per le famiglie potrebbe essere una soluzione percorribile per arrivare al termine dell’anno scolastico in attesa di poter poi a settembre tornare in aula al termine dei lavori di manutenzione, potrà essere sposata dal Provveditorato. Si era parlato di spostare gli allievi anche nella ex scuola di Giarrette che è stata recentemente adibita a Museo della pesca, ma la struttura non è stata ancora messa a disposizione del pubblico e quindi pare che l’idea sia tramontata. Visto che si va verso la bella stagione, alcuni genitori pur di mantenere la scuola a Scardovari, non scarterebbero neppure l’idea di montare alcune tende della Protezione civile in cui svolgere le lezioni in sicurezza. Insomma, le proposte sono molte e bisognerà attendere l’evolvere della situazione per capire quale sarà la soluzione adottata.

IL SOPRALLUOGO

Nel frattempo ieri mattina il sindaco Roberto Pizzoli ha seguito il sopralluogo con un ingegnere strutturista per verificare lo stato del manufatto e le eventuali opere da eseguire: «Serviranno ora tutte le analisi tecniche del caso» si è limitato a commentare il primo cittadino. Tra gli ultimi interventi allo stabile si contano quelli del 2017, cui ne sono seguiti altri: «La scuola è stata manutentata anche nell’ultimo anno, sia per le infiltrazioni rilevate, sia ai bagni e all’illuminazione interna» rileva Pizzoli.
«Ma allora, com’è possibile che un solaio crolli?» si domandano in molti nell’estremo Delta, mentre ringraziano il cielo che non vi sia stata nessuna vittima tra bimbi, personale docente e non docente. «La notizia del crollo di un soffitto di una scuola preoccupa e sorprende tutti, dato che gli edifici scolastici devono essere i luoghi più sicuri in assoluto – commenta Claudio Bellan, ex sindaco e capogruppo di opposizione -. Deve essere la priorità di ogni amministrazione garantire la massima sicurezza per i nostri figli e per chi ci lavora. Siamo qua a commentare per fortuna una tragedia sfiorata, ma non dovrebbe mai accadere una cosa del genere, vuol dire che qualcosa non ha funzionato nelle verifiche da parte di chi è preposto a questo».

LE RESPONSABILITÀ



Il consigliere di minoranza prosegue: «Ci sarà modo di approfondire l’entità del danno, le cause, le eventuali responsabilità. Quello che oggi è importante è trovare al più presto una sistemazione immediata ai ragazzi, affinché possano terminare al meglio l’anno scolastico. Certo, le preoccupazioni dei genitori di rischiare di perdere la scuola a Scardovari sono legittime. Ci auguriamo che non accada, ci sarà modo di discuterne, ma la priorità è che i ragazzi possano finire l’anno scolastico nel miglior modo possibile ed in assoluta sicurezza».
 

 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino