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PONTE DI PIAVE - Il suo nome era già scolpito da tempo nel cuore dei tifosi che continuano ad amarla, adesso lo è anche nella Hall of Fame della pallavolo italiana. Sara Anzanello, l’atleta di Ponte di Piave scomparsa prematuramente quattro anni fa, è stata ufficialmente inserita nell’Olimpo delle sportive del volleyball. Un riconoscimento avuto insieme al mister Marco Bonitta e alle sue compagne che nel 2002 salirono sul gradino più alto del podio, conquistando la medaglia d’oro nel Campionato del Mondo che si svolse a Berlino. Un successo che è ancora oggi ben impresso nella mente di chi ama lo sport e che non può scordare l’immagine delle braccia al cielo delle ragazze della Nazionale.
LA CERIMONIA
In una cerimonia che si è tenuta a Palazzo d’Accursio a Bologna, ieri la Fipav (Federazione Italiana Pallavolo) ha dato il giusto tributo a un risultato che per l’Italia è a tutt’oggi ineguagliato nel Campionato del Mondo femminile.
I RICORDI
Oltre al talento dell’atleta trevigiana, anche la personalità e il carisma di Sara sono ancora vivi nella memoria di chi l’ha conosciuta e di chi l’ha avuta al proprio fianco in campo: «Attraverso i racconti di quelle che sono state le sue compagne di squadra, ritrovo oggi la personalità di mia figlia. Il suo essere stata sempre positiva, fino all’ultimo, la capacità di sdrammatizzare nel momenti più difficili che si possono incontrare nella vita». Un ricordo condiviso pure da Raffaella Callone, anche lei ex-pallavosta e migliore amica di Sara: «È un riconoscimento molto bello per lei e per le ragazze che raggiunsero un traguardo storico. Quel titolo era il suo più grande orgoglio e Sara se lo è guadagnato con l’impegno e con il duro lavoro».
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Il Gazzettino