Santared. Denunciati i due ragazzi delle "famiglie bene" che girano i video con le pistole Video

MIRA - Denunciati per procurato allarme e per istigazione a delinquere i due ragazzi che esibiscono il ferro nel video trap girato a Mira e che dall'inizio del mese sta...

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MIRA - Denunciati per procurato allarme e per istigazione a delinquere i due ragazzi che esibiscono il ferro nel video trap girato a Mira e che dall'inizio del mese sta spopolando su youtube. Si tratta di studenti, con la passione per la musica molto sincopata su base ritmica ripetitiva mixata sul pc, dove il parlato prevale sul cantato e i testi, a differenza del rap da cui nasce, sono molto violenti e aggressivi. Due amici, uno appena maggiorenne, l'altro 17enne, di famiglie bene, entrambi residenti nella cittadina della Riviera, senza particolari problemi se non qualche bocciatura nel percorso scolastico. Il messaggio è forte e chiaro: con le pistole non si scherza, tanto più sui social, atteggiandosi a bulli di periferia. E non importa se a essere impugnate sono delle scacciacani con il tappo rosso colorato di nero per far credere che si tratti di armi vere. La risposta delle forze dell'ordine non si è fatta attendere e ha servito il conto giusto all'indomani delle polemiche e dello sconcerto suscitati dall'aver scoperto il filmato incriminato firmato Santared, con il pezzo Fratelli veri. Gesti provocatori, sguardo che buca la telecamera del cellulare: protagonisti circa 15 ragazzini, omologati nell'abbigliamento, nell'atteggiamento di sfida, nella sigaretta aspirata a pieni polmoni, due dei quali - fra cui il cantante - che spiccano sugli altri proprio perché brandiscono la pistola. Ed è a casa loro, dopo averli identificati, che all'alba di Pasqua, domenica, i carabinieri della tenenza di Mira si sono presentati per la perquisizione domiciliare.


BRUTTO RISVEGLIO

Decisamente un brutto risveglio specie per i genitori, i primi a meravigliarsi delle performance da trapper consumati dei figli adolescenti. Di pistola ne è stata sequestrata solo una con tanto di cartuccia a salve: comprata su internet, dal 17enne, una perfetta riproduzione di una Glock 9x21, pagata fra i trenta e i cinquanta euro. L'altra semiautomatica non è stata trovata: il maggiorenne ha dichiarato che si trattava sempre di una imitazione e che l'ha buttata nella spazzatura perché si era rotta. E così i primi casini con i caramba i due amici non li hanno avuti a 15 anni, come da citazione dal testo della loro canzone, bensì con un paio di anni in più all'anagrafe. È uno dei versi più discussi, insieme a 6 anni ero già fuori casa e rubavo di tutto. Parole, musica e immagini, ascoltate e viste da migliaia e migliaia di coetanei, e non, che hanno scaricato la clip diventata virale in poche ore.

INDAGINI

Il fascicolo è stato trasmesso in Procura, spetterà al magistrato stabilire se le ipotesi di reato contenute siano o meno fondate. Intanto dalle indagini dei militari dell'Arma, diretti dal tenente Massimo Andreozzi, emergono altri nove video della stessa baby band sempre dallo stile trap, sempre con ritornelli ossessivi che inneggiano alla violenza e all'esaltazione della criminalità. In almeno due di questi filmati compaiono anche le pistole, impugnate sempre dalla coppia leader. Fra le scene più da malavita di borgata, quella che riprende i due in sella al motorino del 18enne, che se vanno lungo la strada, ripresi da dietro, ognuno roteando l'arma nell'aria, ovviamente senza casco. Teatro delle riprese i luoghi di aggregamento quotidiano dei teenager, il campo sportivo di via Toti, vicino alle scuole, appunto le piazze, in primis piazza San Nicolò, ma anche il centro di accoglienza Le Giare a segnare una sorta di comunanza con gli ospiti che si prestano al gioco del tutto inconsapevoli. Dagli accertamenti fatti dagli investigatori alcune di queste riprese sarebbero state realizzate almeno due anni fa, quando cioè non c'erano le misure restrittive legate all'emergenza sanitaria e al contenimento del contagio da Covid 19. Questo spiegherebbe gli assembramenti alla luce del sole e l'assenza di mascherine sul volto. Ma allora da quanto sono in Rete i video musicali? Verosimilmente da più di qualche giorno. Certo da prima che venissero scoperti dagli adulti a causa del tamtam suscitato sui social. Gli stessi adulti che prendono le distanze e che tengono a dire che questa non è la meglio gioventù di Mira.

 

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Il Gazzettino