Discarica, quasi 20mila tonnellate di rifiuti da Treviso ed è protesta

protesta a San'Urbano, foto di repertorio
SANT'URBANO - Quasi 20mila tonnellate di rifiuti in arrivo da Treviso, che sommate alle 50mila autorizzate a inizio 2021, occuperanno quasi metà dell'attuale...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

SANT'URBANO - Quasi 20mila tonnellate di rifiuti in arrivo da Treviso, che sommate alle 50mila autorizzate a inizio 2021, occuperanno quasi metà dell'attuale capienza della discarica tattica regionale di Sant'Urbano. Il sito, di cui la Regione ha autorizzato il progetto di ampliamento, spalanca ancora una volta i cancelli per prestare soccorso alle altre province. Stavolta tocca appunto a Treviso: il consiglio di bacino Sinistra Piave ha dato il via libera a conferire fino a fine anno un massimo di 19.200 tonnellate di rifiuti urbani non differenziati e di rifiuti ingombranti, precedentemente trattati nell'impianto Sesa di Este.

L'ok è arrivato dalla Regione, attraverso un apposito decreto firmato il 17 marzo da Luca Marchesi, direttore dell'Area tutela e sicurezza del territorio e pubblicato il 30 aprile sul Bollettino ufficiale della Regione (Bur). Il bacino trevigiano aveva chiesto di poter conferire un quantitativo superiore: 22.800 tonnellate, tra cui residui della raccolta differenziata e ingombranti, oltre ai rifiuti indifferenziati. Ma gli scarti e i sovvalli, essendo rifiuti speciali, non possono essere autorizzati con un provvedimento regionale, mentre gli ingombranti potranno approdare a Sant'Urbano soltanto dopo un trattamento e una riduzione di volume di cui si occuperà Sesa. Si è scesi così a quota 19.200 tonnellate. «Una cifra che va aggiunta alle 50mila tonnellate di rifiuti provenienti da Venezia, Treviso, Belluno, autorizzate a inizio 2021. Sant'Urbano si conferma quindi la discarica del Veneto tuonano le associazioni ambientaliste . Delle 156mila tonnellate annue autorizzate, quasi la metà proviene ora da altre province. E sappiamo che ne arriveranno altre».

Il tutto con la «complicità o nel silenzio assordante di tanti amministratori locali», che secondo i comitati Lasciateci respirare di Monselice e Lendinara e l'associazione L'Altra Este sono «troppo timidi nell'esprimere disappunto nei confronti del governo regionale». Per ora solo il Comune di Vighizzolo si è schierato contro il progetto di ampliamento della discarica che ne aumenta la capienza di un quasi un milione di metri cubi, ne allunga la vita di sette anni (fino al 2029) e ne innalza di 3 metri la copertura finale. Vighizzolo si è associato ai comitati nel ricorso, respinto giusto una settimana fa dal Tar del Veneto. Ma Comune e comitati stanno valutando la possibilità di fare ricorso al Capo dello Stato: «Continueremo a batterci per evitare questa sciagura che è una condanna ambientale con ricadute sulle future generazioni».
 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino