Enos e quell'amore per il volo: fu l'inventore della barca volante

PORDENONE Enos Gaiga quella grande passione per il volo la coltivava fin da ragazzo. Ieri è morto a 54 anni con il suo deltaplano schiantatosi subito dopo il decollo....

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PORDENONE Enos Gaiga quella grande passione per il volo la coltivava fin da ragazzo. Ieri è morto a 54 anni con il suo deltaplano schiantatosi subito dopo il decollo. L’imprenditore - con trascorsi importanti anche nel mondo della vela, oltre che nel volo ultraleggero - è stato il progettista della “barca volante” Ramphos, un mezzo ultraleggero anfibio capace di decollare e di planare sia sulla terra che in acqua.




Erano gli ultimi anni 90 quando Gaiga inaugurò il progetto con il primo volo di prova nella laguna di Marano. Negli anni successivi il velivolo anfibio verrà adattato anche alla guida per i disabili. Ma è agli inizio degli anni Duemila che Gaiga - con degli altri soci - dà avvio a un piccolo stabilimento produttivo a Solimbergo di Sequals. Un’azienda  - partita come esperienza artigianale, ma poi cresciuta - che allora si chiamava Dedalo Air che si era voluto avviare in quel luogo poiché non distante dal monte Valinis di Meduno che in quegli anni cominciava a essere la “patria” dello sport del volo a vela. Negli anni successivi l’azienda viene trasformata e sviluppata anche in Croazia. E negli anni più recenti le prove delle nuove creazioni venivano effettuate nella marina di Porto Nogaro (Udine).


Ma il destino ha voluto che Gaiga venisse “tradito” proprio da quella sua passione per il volo e per il deltaplano. Quello schianto su un’abitazione nelle campagne di San Stino di Livenza si è subito trasformato in tragedia. Nel giardino di quella casa, per fortuna sull’uscio, c’era anche una bimba di due anni, nipote della donna che vi abita con la famiglia. La piccola sarebbe stata sfiorata da un pezzo del velivolo che è rotolato in giardino. «La bimba era sull’uscio, ho sentito un botto tremendo e lei che è scoppiata a piangere», ha raccontato sotto choc la zia. In serata la notizia dell’incidente è rimbalzata a Vigonovo di Fontanafedda, dove Gaiga viveva, suscitando dolore e disperazione tra i tanti che lo conoscevano. Increduli e distrutti anche gli amici dell’Aerocampo della Comina: «Enos era un esperto, aveva solo da insegnare». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino