Sacile. Vendite on-line, la truffa della caparra sulla carta PostePay

Vendite on-line, la truffa della caparra sulla carta PostePay
SACILE - Pensavano di fare un affare mettendo in vendita su internet biciclette o auto che non utilizzavano più, invece sono stati truffati con la tecnica del falso...

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SACILE - Pensavano di fare un affare mettendo in vendita su internet biciclette o auto che non utilizzavano più, invece sono stati truffati con la tecnica del falso accreditamento della caparra sulla propria carta PostePay. Il fenomeno è sempre più diffuso, ma stavolta i carabinieri della stazione di Sacile sono riusciti a risolvere sette raggiri e a denunciare otto persone per l'ipotesi di truffa aggravata dal fatto che gli autori hanno approfittato dell'impossibilità delle vittime di difendersi.

 
L'AUTOLe vittime abitano a Sacile o a Brugnera. Nel primo caso si tratta di un 58enne che aveva messo in vendita la macchina su internet. A contattarlo è stato un marocchino di 29 anni che risiede a Montecchio Maggiore, in provincia di Vicenza, ma che in realtà non ha una dimora fissa. Si erano parlati, avevano concordato il versamento di una caparra pari a mille euro. Sembrava che l'interlocutore fosse una brava persona, affidabile. Ed è stato così convincente da far credere al 58enne che gli avrebbe accreditato i mille euro direttamente sulla sua carta PostePay Evolution. «È facile - gli ha detto - Possiamo fare il versamento in tempo reale, le insegno io come fare, segua le mie indicazioni». La vittima è stata indotta a utilizzare uno sportello Postamat, a inserirvi la PostePay e fornire i propri codici. Solo successivamente si è accorto che, seguendo le indicazioni del truffatore, i mille euro sono stati sottratti anzichè accreditati.
LE BICICLETTECon lo stesso sistema sono stati raggirate tre persone che avevano messo in vendita la propria bicicletta. A un 46enne di Brugnera, dopo aver trovato l'accordo per 600 euro, ne sono stati prelevati ben 2mila. In questo caso i carabinieri sono risaliti a un 54enne di Treviso. È di San Donà il bengalese di 48 anni che ha prelevato 1.500 euro dalla PostePay di un 42enne di Sacile, con il quale aveva pattuito il versamento di 850 euro. È andata meglio al sacilese di 25 anni convinto che dalla vendita della propria bicicletta avrebbe ricavato mille euro: il 42enne di Manerbio (Brescia) con cui aveva preso accordi gli ha rubato solo 250 euro. Identico il raggiro patito dal sacilese - 29 anni - che aveva messo in vendita un apparecchio per la cura del corpo: a prelevargli 150 euro è stato un 53enne di Avezzano (L'Aquila).
ACQUISTI-RAGGIROAltre due truffe sono state messe a segno con la tecnica tradizionale: si acquista un bene, si versa un acconto o l'intera somma pattuita, ma poi la consegna non viene mai eseguita e i venditori non si fanno più rintracciare. Il sacilese che aveva pagato 400 euro per acquistare una Smart Tv messa in vendita su subito.it era stato raggirato da una donna di 78 anni e da un giovane di 23 che abitano a Catania. È di Messina e ha 32 anni l'uomo che ha fatto finta di vendere a un ventenne di Sacile una Playstation per 200 euro. Il ragazzo ha pagato, ma non ha mai ricevuto il pacco che aspettava.

LE INDAGINII carabinieri della stazione di Sacile, guidati dal luogotenente Alessandro Battistella, hanno lavorato a lungo per risalire ai truffatori. Hanno dovuto seguire il percorso fatto dal denaro sottratto e poi cominciare a incrociare il dato con quanto emerso dai tabulati telefonici o dagli annunci inseriti sui siti dello shopping on-line. Sembra facile, ma molto spesso i furbetti del web usano telefoni intestati ad altre persone, cambiano continuamente le proprie PostePay e per gli accessi in rete di destreggiano tra computer e telefonini, così da rendere l'utente irrintracciabile.
C.A. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino