Soldi spariti dalle casse delle scuole, ex direttore licenziato: risarcirà tutto col Tfr

Foto di martaposemuckel da Pixabay
SACILE (PORDENONE) - I 12.800 euro sottratti all'Istituto scolastico di Aviano li ha restituiti quando la Guardia di finanza ha cominciato a indagare sugli ammanchi....

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SACILE (PORDENONE) - I 12.800 euro sottratti all'Istituto scolastico di Aviano li ha restituiti quando la Guardia di finanza ha cominciato a indagare sugli ammanchi. Restano gli oltre 66mila spariti dalle casse delle scuole professionali di Sacile e Brugnera. «Restituirà anche quelli», anticipa la difesa di Francesco Giannico, l'ex direttore dei servizi generali amministrativi dei due enti pubblici indagato per peculato e falsità materiale in atti pubblici. «Ha ammesso tutto - prosegue il legale -. E intende risarcire non appena avrà a disposizione il Tfr. Dopodiché chiederemo di patteggiare».


Giannico, infatti, non lavora più nel mondo della scuola. È stato licenziato in seguito a un procedimento disciplinare. Anzi due. Il primo riguardava l'ammanco di Aviano, dove era reggente e per il quale era stato sospeso a inizio 2020. Doveva rientrare a scuola il 3 febbraio 2020, ma in quei giorni scattò un secondo procedimento disciplinare disposto dalla dirigente regionale Daniela Beltrame, legato agli ammanchi di Sacile e Brugnera. Era stata la stessa Beltrame, dopo il polverone di Aviano, a sollecitare ulteriori controlli a Sacile, dove poi è emersa una situazione ancora più grave. Giannico, 25 anni di lavoro nella scuola senza mai una sbavatura, avrebbe agito in un momento di grande difficoltà. «È consapevole di aver sbagliato, ma ha agito spinto dalla disperazione - aveva detto il legale a cui era affidato all'epoca -. Che cosa gli sia successo, non ha voluto riferirlo nemmeno durante l'audizione a Trieste».


All'Ufficio scolastico regionale di Trieste era stato sentito in merito ai due procedimenti disciplinare. La speranza della difesa, consapevole che il funzionario scolastico rischiava una sanzione disciplinare pesantissima, era che si tenesse conto della volontà di risarcire. Così non è andata. Giannico è stato licenziato e si ritrova ad affrontare un procedimento penale per reati contro la pubblica amministrazione. In attesa che la Procura inoltri la richiesta di rinvio a giudizio, dovrà metter mano alla somma prevista dal trattamento di fine rapporto per risarcire l'Istituto sacilese e poi chiedere di poter accedere a un patteggiamento.
C.A. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino