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Il runner ucciso da un orso in Trentino, una storia terribile. Orribile. Perdere il compagno di una vita. Alessia Gregori, per cinque lunghi anni fidanzata di Andrea Papi, fa ancora fatica a trovare le parole. Il suo Andrea non c’è più, come l’amore che aveva ricevuto da lui per anni. Sono poche le parole che riesce a pronunciare: «Saremmo andati a vivere insieme in autunno. L’altra sera lo aspettavo per cena con sua mamma Franca (Ghirardini il cognome della donna, ndr), dato che avremmo avuto un appuntamento. Il dolore è inimmaginabile e non riesco a trovare le parole per spiegarlo». La stessa che su Instagram, ieri sera, si è lasciata andare ai ricordi, pubblicando una storia insieme a lui, abbracciati durante un’escursione, arricchita da quattro semplici parole: «Tienimi per sempre così». Come lei, è scosso un intero paese. Nessuno ha avuto voglia di uscire ieri in tarda mattina, tanto grande è il dolore per l’accaduto. In diversi hanno saputo la notizia della scomparsa di Papi alle 3 di mattina, altri verso le 8. Al civico 42 di via 4 Novembre, si affaccia al terrazzo proprio Franca. È insieme a un’altra donna, mentre scruta con aria avvilita la strada. Con loro c’è anche un cane: «Se ci fosse stato lui con Andrea, magari avrebbe distratto l’orso — esordisce — Quando è partito per la montagna l’ho salutato e gli ho detto “Ti voglio bene, ci vediamo a cena”. Lo stavamo aspettando con Alessia, ma non è tornato. Era un ragazzo d’oro, che quando aveva tempo andava a camminare con i suoi bastoncini».
La rabbia per una tragedia forse evitabile è tanta in Ghirardini, che attacca chiaramente le istituzioni
Andrea non amava solo lo sport, bensì la vita nel suo complesso. Dopo la laurea in scienze motorie nel 2021 a Ferrara, era tornato a Caldes, diventando presidente di «Contre», un gruppo giovani che organizza nella zona feste, sagre e altri eventi.
IL WWF
Il Wwf Italia, esprimendo la sua «vicinanza alla famiglia della vittima, sottolinea come davanti a questo tragico episodio occorra valutare numerosi aspetti, in primis accertare se la causa del decesso sia da attribuire all'attacco di un orso o se le lesioni rinvenute sul corpo siano successive al decesso del ragazzo». Per questo è «necessario attendere gli esami autoptici di cui probabilmente tra oggi e domani verranno resi pubblici i risultati».
LA VITTIMA
Papi era una persona che «sapeva farsi voler bene, che non si arrabbiava mai e aveva 100 battute pronte - racconta Guarnieri - Con Alessia erano una bella coppia da vedere, affiatati, lei ha un carattere molto simile al suo».
Come lavoro, il 26enne consegnava carni, preparate dalla macelleria del titolare Franco Anselmi a Croviana, agli hotel e ai ristoranti della val di Sole: «Andrea lavorava con noi solo da dicembre, aveva un contratto stagionale — dice con la voce che trema — Un ragazzo preciso, onesto. Ho già ricevuto 30 chiamate dai miei clienti, tutti dispiaciuti per la sua scomparsa». Poi è il momento degli aneddoti: «Pochi giorni fa ci ha portato una colomba per Pasqua, perché un suo amico fa come mestiere il pasticciere — conclude Anselmi — Gli avevo chiesto di lavorare anche in questo periodo, lui mi aveva risposto di volersi riposare con le ferie maturate e che sarebbe tornato volentieri all’inizio della stagione a metà giugno». E ancora: «Tre settimane dopo averlo assunto, ho incontrato i suoi genitori, Carlo e Franca, in una pizzeria della zona — conclude — Loro mi hanno chiesto come lavorasse Andrea, io gli ho risposto “va benissimo”. Dopo 4 mesi con lui, posso dire che è stato ancora meglio di quelle prime tre settimane».
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Il Gazzettino