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PADOVA - Il noto chef televisivo, Simone Rugiati di 39 anni, è finito davanti al giudice del Tribunale monocratico per rispondere del reato di diffamazione attraverso i social network. Secondo l’accusa l’esperto di culinaria avrebbe “infangato” l’immagine della pizzeria “Stecca”, del ristorante Sushi Su e del suo titolare Massimiliano Liggieri. Ieri, in udienza filtro, il ristoratore padovano, in nome anche della società, si è costituito parte civile affiancato dagli avvocati Massimo Munari e Marco Colapinto. Rugiati invece è difeso dal legale Francesco Cibotto, il prossimo 8 novembre sarà giudicato in rito abbreviato e ha chiesto di essere interrogato.
Lo chef Rugiati contro "Stecca": «Sushi schifoso». E viene querelato
I FATTI
La sera del 24 agosto del 2017 Il cuoco, insieme a una donna, si è recato in incognito nel locale e ha ordinato pesce crudo.
L’ATTACCO
Rugiati, lo chef, è stato un fiume in piena e ha così proseguito: «Basta improvvisati, qui si parla di salute, siete dei pazzi a vendere polpa di granchio conservata in scatola come astice fresco, ma almeno non ci provate con uno chef! Sputtanati! Da oggi in poi farò così, a costo di rimanere sulle balle a tutti!». Il suo video contro la pizzeria “Stecca” è stato visto e condiviso da migliaia di persone e il titolare dello storico locale non l’ha presa bene. Anzi si è rivolto subito all’avvocato Massimo Munari, ed è scattata la denuncia per diffamazione attraverso i social network. In un primo momento il noto cuoco televisivo aveva intenzione di risarcire il ristoratore padovano, ma poi ha cambiato avvocato e anche linea difensiva, e ora si trova a processo. Subito il proprietario della pizzeria “Stecca”, si era difeso dichiarando: «Non corrispondono assolutamente al vero le affermazioni rese da Simone Rugiati. Infatti lui stesso nel video dichiara di non avere nemmeno assaggiato il piatto preciso, che nel mio ristorante “Sushi su” i roll sono preparati con pesce fresco e nel caso di specie era astice, non cibo in scatola».
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Il Gazzettino