Riesce a sventare il furto della borsa e "ruba" perfino l'auto ai ladri

Riesce a sventare il furto della borsa e "ruba" perfino l'auto ai ladri
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BOVOLENTA (PADOVA) - Sono andati a pescare lungo via Argine Sinistro a Bovolenta. Doveva essere un pomeriggio tranquillo di metà estate, ma due ladri hanno tentato di rubare loro gli effetti personali contenuti in auto. E' successo martedì alle 15. Le vittime sono U.F. 40enne di Battaglia Terme, ed una donna, M.Z. 41 anni, di Barbarano Mossano (Vicenza). Ad un tratto a fianco alla loro Citroen C3 ha parcheggiato una Mercedes Classe A. All'interno è rimasta una donna, mentre dall'abitacolo è sceso un uomo. Tentando di muoversi senza essere scoperto quest'ultimo si è portato vicino alla coppia di pescatori ed è riuscito a rubare da una borsa le chiavi dell'auto. Poi si è avvicinato al mezzo nel tentativo di razziare tutto ciò che fosse stato custodito all'interno. Prima che il furto andasse a buon fine la coppia di pescatori si è accorta della scomoda presenza e ha cominciato ad urlare. Il ladro ha cercato di giustificarsi dicendo che la sua auto aveva un'avaria. Ma il fidanzato con un rapido gesto ha preso le chiavi della Mercedes. A quel punto i ladri non potendo dileguarsi in auto, sono fuggiti a piedi lasciando la Classe A sull'argine.

 
L'allarme al 112 è scattato immediatamente. La segnalazione è giunta ad una pattuglia dei carabinieri della locale stazione di Bovolenta che li hanno rintracciati e arrestati. Si tratta di Simone Hudorovich di 32 anni di Cavarzere e della complice Samanta Levacovich quarantenne dimorante a Padova. Dopo aver messo al corrente dell'attività il pubblico ministero di turno i due nomadi con una sfilza di precedenti alle spalle per reati contro il patrimonio sono stati arrestati in concorso per tentato furto. Hanno trascorso la notte in cella di sicurezza e ieri mattina sono stati processati per direttissima in tribunale a Padova.

Il giudice ha convalidato l'arresto con immediata scarcerazione. Per gli indagati è stata disposta la misura restrittiva dell'obbligo di dimora nei rispettivi comuni di residenza. Da una perquisizione effettuata nell'immediatezza dei fatti sulla Mercedes Classe A dei due predoni, non è stata rinvenuta refurtiva e neppure attrezzi da scasso. Gli investigatori dell'Arma della stazione di Bovolenta con la preziosa collaborazione dell'Aliquota operativa di Piove di Sacco non escludono tuttavia che quello ai danni dei due pescatori fosse soltanto l'ultimo di una serie di tentati furti. L'area di via Argine Sinistro dove scorre il Bacchiglione è frequentata da numerosi pescatori e i controlli delle forze dell'ordine saranno sempre più incisivi per scongiurare situazioni analoghe.
Cesare Arcolini Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino