ROVIGO - Non si sarebbe trattato di usura, ma di un prestito a un'amica e la somma prestata non sarebbe stata di 60mila euro, ma di circa il doppio, per cui non sarebbe stata...
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LA STORIATutto sarebbe partito oltre un anno fa dalle dichiarazioni di un commerciante nel settore ortofrutticolo, di origine padovana, con un negozio in Basso Polesine, che avrebbe ammesso ai carabinieri di Adria di essere finito nel tunnel dell'usura insieme al figlio. Anche per Gianella, difeso dall'avvocato Stefano Massari, ieri mattina si è tenuto l'interrogatorio di garanzia, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere. Pizzo ha cercato di chiarire come il prestito fosse stato fatto per generosità nei confronti di un'amica e che gli assegni non datati da lei firmati, sequestrati dai carabinieri, corrisponderebbero all'importo totale.
La difesa ha chiesto che venissero revocati gli arresti domiciliari. Si è opposto il sostituto procuratore Sabrina Duò, che coordina le indagini, evidenziando come le dichiarazioni di Pizzo non sarebbero coerenti con altri elementi emersi. Varotto, già dopo poche ore, ha sciolto la riserva, confermando i domiciliari.
LA DIFESA«Pizzo - commenta l'avvocato Brusaferro - rispondendo a tutte le domande, riteneva di aver chiarito la sua estraneità ai fatti. L'imprenditrice bolognese, presunta persona offesa, che non ha denunciato Pizzo, era stata sentita dalla difesa in sede di indagini difensive il 17 marzo e aveva confermato i fatti come Pizzo da subito aveva descritto. Successivamente, la presunta parte offesa veniva sentita dalla polizia giudiziaria. Di tale dichiarazione la difesa non ha ancora preso visione, in quanto depositata solo contestualmente all'interrogatorio. Dal tenore dell'ordinanza di rigetto, la dichiarazione risulterebbe essere diversa da quella resa il 17 marzo e non coincidere neppure con l'imputazione provvisoria contestata a Pizzo. Varie circostanze introdotte dal giudice nell'ordinanza di rigetto, risultano errate alla luce dei documenti agli atti. Si rimane in attesa dell'udienza di riesame, già richiesta».
Francesco Campi Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino