Danni di subsidenza nel Delta del Po, la manovra ci mette sei milioni

L'idrovora San Marco
TAGLIO DI PO - Due milioni di euro per il 2018 e quattro milioni dal 2019 al 2023. Il rifinanziamento dei progetti per il ripristino dei danni causati dalla subsidenza nei...

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TAGLIO DI PO - Due milioni di euro per il 2018 e quattro milioni dal 2019 al 2023. Il rifinanziamento dei progetti per il ripristino dei danni causati dalla subsidenza nei territori delle province di Rovigo, Ferrara e Ravenna è previsto nella legge di bilancio. Il rifinanziamento è frutto di un lavoro pluriennale di informazione e divulgazione da parte dei Consorzi di Bonifica Delta del Po e Adige Po e del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara in sinergia con Anbi, l'associazione nazionale, verso la politica che troppo presto aveva dimenticato i disastri ambientali e sociali conseguenti all'estrazione di acque metanifere dal sottosuolo.

 
«Un risultato importante - affermano i presidenti dei Consorzi di Bonifica della Provincia di Rovigo, Adriano Tugnolo del Delta del Po e Mauro Visentin per l'Adige Po -. È frutto di anni di lavoro di diplomazia e dimostrazione che i danni causati da altri non possono essere riparati attingendo le risorse solo dal territorio vessato e penalizzato da un'attività di estrazione di metano che nessun beneficio ha portato al Polesine ma solo danni irreparabili per l'abbassamento del territorio che in alcuni punti ha superato i 4 metri. Vogliamo ringraziare coloro che hanno contribuito al raggiungimento del risultato - continuano Tugnolo e Visentin - a cominciare da Anbi che non ci ha mai fatto mancare i supporto e ha fatto un'azione indispensabile a livello politico e poi a tutti i deputati e senatori della Repubblica che hanno capito il problema e lo hanno portato all'attenzione del Governo».
I PROGETTI
In base alla quota parte spettante alla provincia di Rovigo secondo un riparto storico, i due Consorzi hanno quindi provveduto alla redazione dei progetti previsti per il 2018. «Il Consorzio di Bonifica Delta del Po - ha spiegato Giancarlo Mantovani, direttore dei due consorzi - ha stilato un progetto dell'importo di 331.296 euro per il ripristino del manufatto di regolazione idraulica Garau-Crepaldi sul canale Santa Maria nel sottobacino di Ca' Verzola nell'Isola di Ariano e adeguamento delle livellette di fondo della sezione idraulica del canale Principale Rosolina».
Il Consorzio di Bonifica Adige Po ha predisposto un progetto dell'importo di 484.480 euro per il ripristino e adeguamento delle chiaviche di scarico degli impianti idrovori Valli Adria e Dossi Vallieri di Adria e Loreo a seguito dell'abbassamento dei suoli».
I progetti sono in attesa di approvazione e finanziamento.
Due progetti importanti che contribuiscono al ripristino della sicurezza idraulica del Polesine.
«Questo importante risultato - concludono i due presidenti - deve essere completato con proposta fatta propria dalla politica relativa all'eliminazione degli oneri di sistema dai costi dell'energia elettrica utilizzata per garantire la sicurezza idraulica del territorio e cioè quella consumata dagli impianti idrovori di scolo per il sollevamento e l'espulsione dell'acqua».

A seguito di recenti incontri i presidenti delle Commissioni Agricoltura del Senato, Vallardi, e della Camera, Gallinella, hanno assicurato il proprio impegno in tal senso meravigliandosi del fatto che territori che hanno subìto dissesti idraulici non possano godere di tali benefici fiscali così peraltro come invece possono godere aziende pubbliche e private che consumano energia.
Giannino Dian Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino