Proteste per l'erba troppo alta: rimosso il dirigente del verde pubblico di Asm

L'erba alta che invade una pista ciclabile
ROVIGO - Lo sfalcio dell’erba va a rilento e Comune e Asm hanno cominciato a battibeccare. Probabile che Marco Muneratti, un importante dirigente del settore incaricato...

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ROVIGO - Lo sfalcio dell’erba va a rilento e Comune e Asm hanno cominciato a battibeccare. Probabile che Marco Muneratti, un importante dirigente del settore incaricato in seno alla municipalizzata della gestione del servizio, venga sostituito per lasciare il passo a Ketty Penolazzi, ma a quanto pare il lavoro da svolgere andrebbe ben oltre le risorse economiche predisposte dall’Amministrazione comunale.  La tensione è palpabile, visto che da mesi e mesi il Comune di Rovigo si lamenta di ricevere continuamente segnalazioni di erba alta e infestante che crea disagi ai cittadini. Il fatto è che il servizio è a carico dell’ex municipalizzata Asm Spa, amministrata da Alessandro Duò, da parecchi anni. A più riprese l’amministrazione ha fatto presente che non si può proseguire così e che le tempistiche vanno rispettate, anche perché “le colpe” andrebbero sempre in capo a chi lavora a Palazzo Nodari. Così, ci saranno dei cambiamenti interni alla società partecipata: la Penolazzi, che già aveva lavorato in questo settore nel 2013, prenderà il posto di Muneratti, che invece tornerà al settore cimiteriale.

Fonti interne al Comune, però, dicono che le risorse destinate alla manutenzione del verde siano troppo basse per il servizio offerto. Non per un mero guadagno di Asm, sia chiaro, ma per l’esigenza di avere un numero adeguato di addetti, senza che questi siano poi schiacciati da pressanti turni di lavoro.
LAMENTELE E DISAGI

Per il resto, effettivamente, negli ultimi giorni alcune zone di Rovigo stanno assumendo la forma di piccole oasi di foresta equatoriale, con erbacce che raggiungono anche il metro di altezza. Se nei giorni scorsi si sono potuti osservare uomini al lavoro con i tosaerba per sistemare il manto verde all’interno della rotatoria di via Forlanini con via Pertini, negli altri incroci di questo genere, che non siano stati arredati con piante tappezzanti e piccoli arbusti, la vegetazione sta toccando altezze imbarazzanti. Nella rotonda tra via Vittorio Veneto e la bretella Gentili l’erba è così alta che non si riesce nemmeno a vedere se arrivano auto dall’altro ingresso. I parchi non sono messi tanto meglio, come il giardino della località Spianata. In quel luogo, inoltre, la staccionata è abbattuta da anni e le giostrine che c’erano una volta non sono più state sostituite dopo averle portate al macero. Anche il parco Iras di San Bortolo, all’interno dell’incrocio tra via Porta Adige con la bretella Merlin inizia a sembrare più una giungla che un’area verde urbana. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino