MESTRE - Dopo aver realizzato le rotatorie nella parte nord di Mestre, ora tocca all’entrata sud, quella del cavalcavia Vempa e di Corso del Popolo. Entro il prossimo 20...
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PRESE LE MISURE «Nei giorni scorsi abbiamo preso tutte le misure e fatto i rilevamenti sul posto verificando che la nuova rotatoria ci sta senza problemi – spiega l’assessore alla Mobilità Renato Boraso -. Con i tecnici del mio assessorato e dei Lavori pubblici abbiamo organizzato l’avvio della sperimentazione che costerà in tutto 60 mila euro, tra barriere mobili e ridisegno della sede stradale per creare le corsie». La rotatoria, infatti, avrà una doppia viabilità: le corsie interne serviranno per andare a girarsi dentro la rotonda, mentre quelle esterne proseguiranno dritte senza passare in mezzo: in buona sostanza chi proviene dal cavalcavia, ad esempio, potrà procedere dritto per andare in Corso del Popolo, oppure prenderà la corsia interna per imboccare la rotatoria e girare verso via Cappuccina e la stazione, o in alternativa per tornare indietro; idem per chi proviene dalla parte opposta.
Continua, così, l’opera di eliminazione dei semafori dagli snodi cruciali di accesso a Mestre e da quelli più delicati all’interno della città: le quattro rotatorie della zona dei Quattro Cantoni e di via Miranese-via Piave-via Carducci sono ormai una realtà, manca da rendere definitiva solo quella di via Einaudi. Dopo i disagi e le code dei primi giorni, inoltre, ha preso a funzionare pure la rotatoria di Chirignago all’incrocio tra via Miranese e via Risorgimento. «Nei prossimi giorni gli uffici mi daranno il dettaglio della sperimentazione anche sulla rotatoria del Terraglio sotto il cavalcavia Da Verrazzano e su quella di Tessera, per cui presto potremo avviare i cantieri per realizzare l’arredo urbano e renderle definitive» spiega ancora Boraso.
GLI ALTRI PROGETTI Anche per le entrate est e ovest della città la Mobilità sta proseguendo con i rilievi: l’idea è quella di trasformare in rotatorie pure gli incroci di via Miranese sotto alla tangenziale, all’altezza dell’Amelia, e quello di via Sansovino con viale San Marco, e rimangono nelle ipotesi anche quelle agli incroci tra viale Garibaldi e via Fradeletto e una tra via Bissuola e via Vespucci. Di queste, però, se ne parlerà più avanti, per il momento si è privilegiato l’asse più importante, ossia quello nord-sud. E quando la nuova rotatoria Vempa sarà impostata e operativa si potrà verificare l’effetto che il sistema complessivo avrà sulla viabilità cittadina: le prime dei Quattro Cantoni e di via Piave-via Miranese hanno dimostrato che il traffico in entrata dal Terraglio e dalla tangenziale è molto più fluido, e hanno anche evidenziato come la zona dell’ex Umberto I sia strategica per i movimenti nel cuore cittadino, e quindi come anche il parcheggio provvisorio ricavato all’interno dell’area del vecchio ospedale civile sia fondamentale per le attività economiche e gli uffici attorno a piazza Ferretto. Ora si vedrà cosa cambierà con la rotonda Vempa che sorgerà in un’area altrettanto strategica dato che è giusto in mezzo alla zona della stazione con tutti i nuovi alberghi e ostelli (che ora sono desolatamente chiusi ma si spera possano riaprire al più presto), a quella di via Torino con l’Università e le attività commerciali e terziarie, e all’asse principale di accesso in centro, ossia Corso del Popolo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino