Vempa, nuova super-rotatoria sul cavalcavia per dare l'addio semafori

Venerdì 3 Aprile 2020 di Elisio Trevisan
Presto spariranno i semafori all incrocio su cavalcavia della Vempa
MESTRE - Dopo aver realizzato le rotatorie nella parte nord di Mestre, ora tocca all’entrata sud, quella del cavalcavia Vempa e di Corso del Popolo. Entro il prossimo 20 aprile l’impresa imposterà la nuova infrastruttura che eliminerà tutti i semafori di quell’incrocio, un altro di quelli cruciali per la viabilità cittadina. Per iniziare, com’è avvenuto con tutte le altre rotatorie realizzate dall’amministrazione Brugnaro, la rotatoria sarà impostata in via sperimentale con le barriere mobili Jersey, in modo da testare il funzionamento dello snodo senza semafori e intervenire per modificarlo se si verificheranno problemi. Per avere gli esiti della sperimentazione della rotatoria Vempa, questa volta, bisognerà aspettare più del solito dato che il traffico per il momento è praticamente azzerato ma il Comune confida che per maggio si possa cominciare a tornare alla normalità, non al solito caos, ma a un rinnovato movimento di automobili, moto, camion e furgoni.
PRESE LE MISURE «Nei giorni scorsi abbiamo preso tutte le misure e fatto i rilevamenti sul posto verificando che la nuova rotatoria ci sta senza problemi – spiega l’assessore alla Mobilità Renato Boraso -. Con i tecnici del mio assessorato e dei Lavori pubblici abbiamo organizzato l’avvio della sperimentazione che costerà in tutto 60 mila euro, tra barriere mobili e ridisegno della sede stradale per creare le corsie». La rotatoria, infatti, avrà una doppia viabilità: le corsie interne serviranno per andare a girarsi dentro la rotonda, mentre quelle esterne proseguiranno dritte senza passare in mezzo: in buona sostanza chi proviene dal cavalcavia, ad esempio, potrà procedere dritto per andare in Corso del Popolo, oppure prenderà la corsia interna per imboccare la rotatoria e girare verso via Cappuccina e la stazione, o in alternativa per tornare indietro; idem per chi proviene dalla parte opposta.
Continua, così, l’opera di eliminazione dei semafori dagli snodi cruciali di accesso a Mestre e da quelli più delicati all’interno della città: le quattro rotatorie della zona dei Quattro Cantoni e di via Miranese-via Piave-via Carducci sono ormai una realtà, manca da rendere definitiva solo quella di via Einaudi. Dopo i disagi e le code dei primi giorni, inoltre, ha preso a funzionare pure la rotatoria di Chirignago all’incrocio tra via Miranese e via Risorgimento. «Nei prossimi giorni gli uffici mi daranno il dettaglio della sperimentazione anche sulla rotatoria del Terraglio sotto il cavalcavia Da Verrazzano e su quella di Tessera, per cui presto potremo avviare i cantieri per realizzare l’arredo urbano e renderle definitive» spiega ancora Boraso.
GLI ALTRI PROGETTI Anche per le entrate est e ovest della città la Mobilità sta proseguendo con i rilievi: l’idea è quella di trasformare in rotatorie pure gli incroci di via Miranese sotto alla tangenziale, all’altezza dell’Amelia, e quello di via Sansovino con viale San Marco, e rimangono nelle ipotesi anche quelle agli incroci tra viale Garibaldi e via Fradeletto e una tra via Bissuola e via Vespucci. Di queste, però, se ne parlerà più avanti, per il momento si è privilegiato l’asse più importante, ossia quello nord-sud. E quando la nuova rotatoria Vempa sarà impostata e operativa si potrà verificare l’effetto che il sistema complessivo avrà sulla viabilità cittadina: le prime dei Quattro Cantoni e di via Piave-via Miranese hanno dimostrato che il traffico in entrata dal Terraglio e dalla tangenziale è molto più fluido, e hanno anche evidenziato come la zona dell’ex Umberto I sia strategica per i movimenti nel cuore cittadino, e quindi come anche il parcheggio provvisorio ricavato all’interno dell’area del vecchio ospedale civile sia fondamentale per le attività economiche e gli uffici attorno a piazza Ferretto. Ora si vedrà cosa cambierà con la rotonda Vempa che sorgerà in un’area altrettanto strategica dato che è giusto in mezzo alla zona della stazione con tutti i nuovi alberghi e ostelli (che ora sono desolatamente chiusi ma si spera possano riaprire al più presto), a quella di via Torino con l’Università e le attività commerciali e terziarie, e all’asse principale di accesso in centro, ossia Corso del Popolo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci