VENEZIA - Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha accompagnato oggi, 12 novembre, il viceministro alle Infrastrutture nella sua visita a Venezia. Sulla questione grandi navi,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Io penso che la soluzione portuale, e lo dico anche per la Regione come socio della partita - ha proseguito Zaia - è di tenere le Grandi navi all'interno della Laguna. Ovviamente con una viabilità alternativa a quella attuale, del canale della Giudecca e del bacino San Marco, e con un punto di arrivo e una banchina che sia alternativa, cioè quella del Comitatone».
Sul Mose, invece, Zaia mette le mani avanti e non nasconde i suoi dubbi: per la gestione del sistema, che sarà costosissima, non si pensi alla Regione. «Non ho 80 milioni di euro l'anno per la gestione, per cui dico al viceministro di non pensare a noi». Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha liquidato con una battuta, davanti al viceministro Rixi, gli interrogativi sulla futura gestione del sistema di paratoie mobili per la protezione di Venezia dalle acque alte. «Ha ragione il viceministro - ha detto Zaia - non possiamo lasciare cinque miliardi di euro sott'acqua. Ognuno può avere le sue idee, sapete che io sono sempre stato critico. Però, al di là di questo, questa opera adesso deve andare in funzione. Si dice che sia di grande ingegneria: vediamola in funzione, facciamo in modo che funzioni, e ricordiamo ai cittadini che il Mose non mette in sicurezza Piazza San Marco, perché è passato un concetto sbagliato. L'acqua alta resterà a Piazza San Marco.
Il Gazzettino