Botte in calle, residenti filmano tutto: «Basta, metteremo un cancello»

VENEZIA - C'è una calle, a due passi da campo Santa Margherita, che è diventata terra di nessuno. È calle del Nonzolo, quella a fianco della Scuola grande...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VENEZIA - C'è una calle, a due passi da campo Santa Margherita, che è diventata terra di nessuno. È calle del Nonzolo, quella a fianco della Scuola grande dei Carmini e a pochi metri dalla chiesa, che già da tempo è stata presa da incivili come un wc a cielo aperto e adesso è diventata anche il teatro di pestaggi a pochi metri da dove passa la gente in uno dei posti più frequentati della città. Pestaggi come quello che si è consumato martedì sera, poco prima dell'ora di cena, quando quattro magrebini se le sono date di santa ragione noncuranti di regolare i loro conti sotto le finestre delle case che si affacciano sulla calle. C'è chi ha filmato la scena con il cellulare immortalando il battibecco che tra grida e insulti è presto degenerato in spintoni, mani sul collo, strattonate e calci sferrati a più non posso.

 


La Polizia è intervenuta una ventina di minuti dopo l'inizio della colluttazione riuscendo a identificare i soggetti. Probabilmente si è trattato di una rissa legata alla spartizione del mercato della droga, raccontano i residenti che si sentono sempre più in trincea rispetto a quanto sta accadendo nella calle ormai quasi quotidianamente. C'è chi frequenta i locali di Santa Margherita e dopo aver bevuto va bellamente ad espletare lì, en plein air, i suoi bisogni fisiologici. «L'unica soluzione è mettere un cancello. Ormai tutte le calli della zona sono state chiuse»...
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino