Rinuncia a 300mila euro: «Progetto Cesa de Jan era sbagliato». Proteste in municipio: «Poca attenzione alla cultura ladina»

La sede dell'istituto culturale ladino Cesa de Jan a Colle Santa Lucia
CORTINA D'AMPEZZO - Il consiglio comunale di Cortina d'Ampezzo ha rinunciato ai Fondi comuni di confine per il progetto Il collegamento delle Dolomiti e ha chiesto di...

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CORTINA D'AMPEZZO - Il consiglio comunale di Cortina d'Ampezzo ha rinunciato ai Fondi comuni di confine per il progetto Il collegamento delle Dolomiti e ha chiesto di stabilire una nuova destinazione al contributo. L'amministrazione ampezzana, nel consiglio del 30 novembre scorso, si è quindi accodata alle decisioni analoghe, già prese dai consigli degli altri due comuni coinvolti nel progetto: Livinallongo del Col di Lana il 18 novembre, Colle Santa Lucia il 27 novembre. La delibera ha acceso una discussione fra la maggioranza del sindaco Gianpietro Ghedina e il gruppo di opposizione, sulla reale attenzione nei confronti della cultura ladina.

«Questo finanziamento di 300 mila euro era stato ottenuto nel 2011, per un progetto dell'istituto culturale ladino Cesa de Jan, un complesso di eventi, attività culturali, manifestazioni - ha spiegato il sindaco - ma ci si è poi accorti che era un progetto nato sbagliato. I Fondi di confine solitamente finanziano infrastrutture, non eventi. In dieci anni nessuna amministrazione, che si è succeduta, nessun segretario comunale ha districato il nodo. Tanto è vero che ora tutti e tre i comuni hanno deciso di rinunciare a quel finanziamento e di chiedere di riassegnare l'importo su un nuovo progetto specifico».

Alle critiche del consigliere di opposizione Alex Verocai, che ha lamentato l'inesistente considerazione per la cultura ladina, il sindaco ha replicato: «I rapporti con i vicini comuni di Livinallongo e Colle sono straordinariamente buoni, così come con l'istituto ladino Cesa de Jan, con il suo direttore Denni Dorigo, anche grazie all'impegno di Giulia Girardi, nostra assessore comunale alla cultura e identità ladina».

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Il Gazzettino