Venti tonnellate di rifiuti tossici non dichiarati dal Sud a un'azienda trevigiana

Venti tonnellate di rifiuti tossici non dichiarati dal Sud a un'azienda trevigiana
Trasportava venti tonnellate di rifiuti pericolosi a bordo del suo camion. La polizia locale di Mira l'ha fermato in Romea, ieri mattina alle 8.40. Il mezzo pesante, in arrivo...

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Trasportava venti tonnellate di rifiuti pericolosi a bordo del suo camion. La polizia locale di Mira l'ha fermato in Romea, ieri mattina alle 8.40. Il mezzo pesante, in arrivo dal Sud Italia e diretto verso un'azienda di Treviso, non era abilitato al trasporto di rifiuti tossico nocivi come emerso durante i controlli. 


Condizione che, ovviamente, ha fatto scattare i controlli e i provvedimenti giudiziari della pattuglia della polizia locale che, in quel momento, stava facendo i controlli sulla statale 309. Al conducente è stata contestata quindi la violazione delle prescrizioni all'autorizzazione dell'albo dei gestori ambientali, l'incongruità tra i documenti di trasporti e l'effettiva merce trasportata, il carico mal stivato e imballato in modo irregolare rispetto alla normativa sul trasporto dei rifiuti. Dal controllo è scattato il ritiro della patente e il carico è stato sottoposto a sequestro penale. Il carico, considerato pericoloso, è stato scortato fino al deposito del custode giudiziale, la Top Car di Spinea, in attesa di nuove disposizioni da parte del magistrato di turno. Sul posto è intervenuto anche il nucleo Nbcr dei vigili del fuoco per le verifiche sulla pericolosità del carico e le analisi sulla eventuale presenza di radiottività. 

Questa, chiaramente, era la condizione che più preoccupava le autorità locali. Il controllo specifico, però, ha dato esito negativo. Si dovrà decidere, a questo punto, dove procedere per lo smaltimento dei fusti di rifiuti tossici aziendali. Con ogni probabilità, a questo punto, verrà contattata una ditta specializzata in questo particolare genere di intervento.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino