Rifiuti stoccati irregolarmente: sequestrate oltre 120 tonnellate di plastica

Rifiuti stoccati irregolarmente: sequestrate oltre 120 tonnellate di plastica
Rifiuti plastici malconservati, scatta il sequestro. I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Udine, con il personale dell’Arpa F.V.G. – Dipartimento...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Rifiuti plastici malconservati, scatta il sequestro. I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Udine, con il personale dell’Arpa F.V.G. – Dipartimento di Pordenone, hanno ispezionato un’impresa individuale di Spilimbergo che opera nel settore del recupero e del trattamento di rifiuti speciali di natura plastica. I controlli condotti dai militari del NOE hanno permesso di appurare il mancato rispetto da parte dell’azienda delle prescrizioni contenute nell’Autorizzazione Unica Ambientale (A.U.A.). 


Infatti, dalle indagini, i Carabinieri hanno constatato la presenza di un notevole quantitativo di rifiuti non pericolosi, in prevalenza di natura plastica, su aree esterne non autorizzate. All’interno del capannone – dove di fatto avrebbe dovuto concludersi il ciclo produttivo del rifiuto in ingresso – i militari hanno constatato l’inosservanza del corretto utilizzo degli ambiti operativi specificati nell' autorizzazione e della presenza di rifiuti depositati a fianco di macchinari (quale il frantoio e la pressa) non funzionanti, oltre all’eccessivo quantitativo che di fatto ne impediva l’accesso ai singoli settori. 

La documentazione relativa alla presenza dei beni dichiarati MPS, non  è risultata sufficiente per dimostrare che quelli non fossero rifiuti. Le indagini, svolte con l’ausilio di personale dei Vigili del Fuoco del Comando di Pordenone e dell’ARPA del Dipartimento di Pordenone, i carabinieri hanno appurato che l’impresa si era allargata ad un fabbricato attiguo, locato dal mese di agosto dello scorso anno, che era stato riempito da oltre 120 tonnellate di rifiuti in assenza del certificato di prevenzione incendi. Tutto è stato sequestrato. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino