Modelli con body in pelle e stivaloni proprio davanti al Sacrario, la sfilata di Rick Owens dà scandalo al Lido di Venezia

Modelli con body in pelle e stivaloni proprio davanti al Sacrario, la sfilata di Rick Owens dà scandalo al Lido di Venezia
LIDO DI VENEZIA - La sfilata di uno stilista internazionale fa scoppiare la bufera al Lido. Un rap infernale è andato in scena sulla scalinata del Tempio Votivo con...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

LIDO DI VENEZIA - La sfilata di uno stilista internazionale fa scoppiare la bufera al Lido. Un rap infernale è andato in scena sulla scalinata del Tempio Votivo con tanto di fumogeni nel finale e modelli che scendevano dai gradoni della scalinata e di fronte al sacrario indossando capispalla over e aderenti body in pelle, altissimi stivali platform.


Lo statunitense Rick Owens ha scelto ancora una volta il Lido per presentare, in anteprima mondiale, la sua nuova collezione Fall Winter 2021-22. Owens è un amante di Venezia e del Lido, dove ha anche acquistato casa e vi ha trascorso anche una parte del lockdown. Lo show è stato trasmesso in diretta streaming e gli organizzatori avevano le autorizzazioni necessarie a trasformare, per alcune ore, un luogo pubblico in passarella.

In ottobre Owens aveva utilizzato il piazzale del Casinò per una performance e l'iniziativa era stata apprezzata. Stavolta, invece, ha sollevato una pioggia di critiche per il luogo scelto, un Sacrario militare, dove riposano quattromila Caduti delle due guerre mondiali. Il primo a dare fuoco alle polveri è stato l'avvocato Francesco Mario d'Elia che ha scritto una lettera giudicando la scelta inqualificabile e inopportuna. Ma anche il presidente della municipalità del Lido e Pellestrina, Emilio Guberti stronca senza mezze misure l'iniziativa. «Con tanti luoghi meravigliosi che ci sono al Lido - attacca Guberti - trovo quantomeno singolare che sia stata utilizzata la scalinata di un Sacrario consacrato, dove riposa chi ha dato la vita per la patria. È come fare una sfilata di moda in cimitero. Lo trovo inopportuno. Come municipalità nessuno ci ha mai interpellato. Non entro nel merito del progetto, ma posso solo esprimere tutta la mia contrarietà per la scelta di una simile location che merita silenzio, e rispetto, da parte di tutti». A seguire i lavori del cast anche la polizia locale. 


 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino